Mare Nostrum, presentato il rapporto 2007
I fronti d’aggressione al Mare nostrum si moltiplicano. Cresce la temperaturadelle acque, si intensificano le maree nere e aumentano di circa il 19% i reatiambientali registrati dalle forze dell’ordine e dalle Capitanerie di porto nel corsodell’ultimo anno. Oltre 19.000 infrazioni lungo i 7.500 chilometri di costa italiana,che fanno qualcosa come 2,5 reati per ogni chilometro di costa. All’interno di questila crescita è diffusa in tutti i settori: dalla depurazione alla pesca di frodo, dalleviolazioni al codice della navigazione al reato forse più odioso di tutti, quello delcemento abusivo sul demanio marittimo che nel 2006 ha fatto registrare unincremento percentuale del 33,5% rispetto all’anno precedente.La febbre dell’abusivismo edilizio fa registrare i suoi valori più alti proprio inriva al mare, dove il mercato immobiliare non regge confronti. La conquista del postoal mare diventa impresa sempre più costosa: 25.000 euro per un metro quadroabitabile sull’isola di Capri, qualcosa di meno (15.000) se ci spostiamo a Positano osulla riviera ligure, secondo quanto riportato dal rapporto annuale della Gabetti. Diconseguenza non meraviglia più di tanto la lunga teoria di episodi raccolti in questodossier. L’anno scorso sottolineammo con rilievo la fantasia di quel tale che stavaattrezzando la sua villa al mare con una seggiovia, una vera e propria seggiovia per laquale aveva già provveduto ad installare “nove supporti in ferro a forma di Urovesciata delle dimensioni di metri 6 di altezza e metri 2,50 di larghezza”, così comesi leggeva dal verbale dei Carabinieri della compagnia di Amalfi che avevanoscoperto l’abuso. Ancora qualche giorno di lavoro e avrebbe sistemato i cavi per farscorrere i seggiolini, uno in discesa e uno in salita, per permettere alla famiglia di faresu e giù dalla spiaggia in costume e ciabattine infradito.La palma d’oro della capitale dell’abusivismo rimane anche quest’anno inCampania, ma si sposta a Ischia, l’isola in perenne costruzione, il cantiere abusivosempre aperto che macina e impasta cemento a ritmi da anni “60. Anche quil’illegalità è la norma: a maggio sono stati sequestrati due porticcioli turistici el’episodio ha consentito alla polizia di sollevare il velo sul sistema di gestione illecitodi pontili e approdi a Sant’Angelo e a Lacco Ameno. Tutte le attività erano abusive, ildragaggio dei fondali era abusivo, le attività di riempimento compiute con materialidi risulta e rifiuti di varia natura erano abusive. E durante i lavori l’impresa non si èfatta scrupolo di danneggiare la condotta sottomarina dei liquami fognari. Oltre aldanno la beffa. Scatta così il sequestro del porticciolo, ma poco dopo il giudiceprocede a un parziale dissequestro sull’onda della protesta dei commercianti dellazona.E il 2007 non sarà da meno: solo dall’inizio di quest’anno le forze dell’ordinehanno sequestrato ben 100 cantieri abusivi nei Comuni di Ischia e Procida. La franadell’anno scorso che provocò la morte di un’intera famiglia in una casa costruitaabusivamente non è servita a nulla.I dati storici di Legambiente del resto su quest’isola sono drammatici: neiprimi soli tre mesi del 2004, i vigili urbani dei sei comuni di Ischia hanno messo isigilli a oltre 500 cantieri fuorilegge. Nel solo comune di Forio, il più esteso dell’isolacon i suoi 13 chilometri quadrati, il mese di febbraio 2004 ha fatto registrare il recorddi ben 200 cantieri abusivi sequestrati. Drammatico anche il dato sulle domandedell’ultimo condono: complessivamente nei sei comuni dell’Isola fino a maggio 2004erano pervenute circa 9.000 domande. Nel biennio 2003-2005 si stima che sia statoconsumato un 2% del territorio utile e i vani abusivi presenti sull’isola sarebbero oltre120.000.Dalle isole alla terraferma cambia poco o nulla… Consulta tutto sul link: Dossier Mare Monstrum 2007 PDF, 1.5 Mb
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