Il patron della Samb espone a tutto il consiglio comunale la delicata situazione rossoblu
Nel tardo pomeriggio di martedi Sergio Spina, accompagnato dal DG Luca Spadoni e dal team manager Pierluigi Tassotti si è recato presso il Comune per relazionarsi non solo con il primo cittadino sambenedettese Giovanni Gaspari ma con tutto il consiglio comunale al quale ha voluto illustrare la situazione della Samb. Dopo un breve colloquio privato tra Spina e Gaspari ci si è spostati nella sala consigliare dove, alla presenza anche dei cittadini, il sindaco ha voluto spiegare i motivi di questa scelta dell’imprenditore cuprense.
“Sergio Spina - attacca il primo cittadino - è venuto a parlare con me pur non essendo il proprietario della Samb ma vorrebbe agire per il bene della squadra ed ha una grande passione per i colori rossoblu. In questi giorni ha cercato di capire se la città è disposta a stargli vicino e i problemi che potrà incontrare. Ha posto anche delle soluzioni che possono essere condivisibili.”
“Volevo prima di tutto – inizia il patron della Samb- ripercorrere quelle che sono state le fasi che mi hanno portato fino ad ora: il 17 aprile io stipulai un pre-contratto di acquisto della Samb con i fratelli Tormenti fissando un prezzo di 1,7 milioni di Euro in caso di mantenimento della C1 e della metà circa in caso di retrocessione. Questo accordo prevedeva che ci sarebbe stata una ricapitalizzazione da parte loro in caso di salvezza mentre questo non sarebbe avvenuto in caso di C2. Con la retrocessione si erano riservati la possibilità di non vendere più, cosa questa che Franco Tormenti aveva escluso il giovedi prima della partenza per Lecco. Alla vigilia di questa gara poi sono andati in carcere e ora ci ritroviamo con una massa debitoria che è esorbitante per una squadra di C2. Al netto delle sponsorizzazioni e dei crediti verso la Lega Pro, a tutto il mese di marzo, ossia prima della mia entrata, l’indebitamento era di 2,6 milioni di Euro per lo più verso le banche e per i contributi non pagati che ammontano a circa 70.000€ mensili.
Io non voglio tirarmi indietro e mantenere fede agli impegni presi ma la massa debitoria deve scendere almeno del 70%. Proprio un’ora fa ho saputo che il giudice ha concesso la delega a trattare con le banche, per la riduzione dei debiti, ad una delle signore Tormenti. Ora non dobbiamo che attendere nonostante i tempi siano molto ristretti.”
Il DG Giulio Spadoni ha sottolineato che ci sono voci del passivo che non possono essere abbattute neanche se intervenisse il sindaco come quelle relative ai contributi non pagati e ai contratti dei calciatori. Ha continuato dicendo che il nemico peggiore è il tempo visto che sia lui che tutto lo staff sta continuando a lavorare a cominciare dal settore giovanile la cui gestione è stata data a Vincenzo Sciocchetti per avere un futuro che non si sa ancora quale sarà. da www.sambenedettesecalcio.it