La donazione degli organi nelle Marche: dati e legislazione
Qual’è la situazione in Italia e nelle Marche della donazione degli organi? Se ne parlerà nel pomeriggio in occasione del Trentennale della fondazione del Gruppo AIDO di Castelfidardo presso la Sala Convegni. Interverranno Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona, la Coordinatrice Locale Trapianti dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona Francesca De Pace e il presidente regionale Aido Norberto Marotta. Qual’è la situazione in Italia e nelle Marche della donazione degli organi? Se ne parlerà nel pomeriggio, alle ore 16, in occasione del Trentennale della fondazione del Gruppo AIDO di Castelfidardo presso la Sala Convegni. Interverranno Mons. Edoardo Menichelli, Arcivescovo di Ancona, la Coordinatrice Locale Trapianti dell’Azienda Ospedaliera Ospedali Riuniti di Ancona Francesca De Pace e il presidente regionale Aido Norberto Marotta. I relatori interverranno sulle tematiche connesse alla donazione degli organi e alla legge n. 91 dell’Aprile 1999 relativa alla donazione e al prelievo di organi e tessuti. La donazione degli organi nella nostra Regione ha avuto un forte incremento a partire dall’anno 2000 dopo l’emanazione del decreto regionale che ha riorganizzato il sistema sanitario per quanto riguarda il settore specifico della donazione e del prelievo degli organi. Nel 2004 la nostra regione, addirittura, ha fatto registrare il più alto numero di donatori rispetto a tutte le altre regioni italiane (36 donatori per ogni milione di popolazione, mentre la media nazionale è stata di 21,1 donatori). Nel 2005 c’è stata una lieve diminuzione delle donazioni (30,6) e, purtroppo, sembra che la tendenza negativa continui anche questo anno. “Questa situazione desta preoccupazione – dice Norberto Marotta Aido Marche - non solo nella nostra associazione, ma nel mondo sanitario in quanto un calo delle donazioni comporta l’impossibilità di effettuare trapianti per i circa 9.000 pazienti in lista di attesa in tutta Italia. Lo scopo dei nostri incontri è quello di richiamare l’attenzione dei cittadini e soprattutto delle istituzioni sul fenomeno e adottare le necessarie contromisure”. Nelle Marche è anche iniziata con successo, a partire dal Maggio 2005, l’attività di trapianto di rene e di fegato. Più donazioni significa maggiori possibilità di trapianto il che consente il recupero ad una vita normale di molti cittadini, ma anche un beneficio economico, per la sanità regionale, valutabile in milioni di euro.
In Italia il trapianto è regolato dalla legge n. 91 del 1 aprile 1999 e da un decreto del Ministero della Sanità, dell'8 aprile 2000. Esso prevede una lista d'attesa nazionale dei trapianti, la regola del silenzio-assenso sulla donazione e diversamente da normative di altre nazioni non fa menzione del testamento biologico. Ai fini del silenzio assenso l'iscrizione ad un'associazione di donatori costituisce una prova della volontà di donare gli organi e nel caso in cui un parente che presenti una dichiarazione autografa in cui il proprio caro manifesta una volontà contraria alla donazione, la donazione può essere oggetto di un divieto dell'autorità amministrativa.
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