Ballarin: un “mandato esplorativo” al sindaco Gaspari per la riqualificazione
SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 18/11/2008 - Via libera ad un “mandato esplorativo” per il sindaco Gaspari, onde verificare l’eventuale interesse di soggetti pubblici o privati a riqualificare l’area del Ballarin, glorioso ma cadente stadio, per alcuni decenni teatro dell’epopea della Sambenedettese Calcio, specie nel secondo dopoguerra. Documento approvato dal Consiglio comunale durante la seduta di lunedì 17 novembre, protrattasi per quasi cinque ore a partire dalle 20,45. In apertura il sindaco ha ritirato il documento che avrebbe dovuto essere discusso, e proposto all’esame un altro testo, di una pagina, rispetto alle sedici del precedente. Decisione dovuta all’ormai noto ritiro dell’offerta da parte della Fondazione Carisap, di un intervento su quell’area da parte dell’architetto Bernard Tschumi (preside della facoltà di Architettura della Columbia University di New York, già autore del parco della Villette a Parigi e attualmente impegnato, tra le altre cose, nel restauro del Partenone ad Atene), il quale aveva effettuato un sopralluogo al Ballarin lo scorso 14 luglio. L’assemblea ha dunque conferito al sindaco il seguente mandato: “di esplorare le possibili strade per arrivare ad un progetto di riqualificazione della sopraccitata area, valutando tutte le proposte che vengono da soggetti pubblici e privati, precisando che deve essere escluso l’utilizzo di strumenti quali la Finanza di progetto e le varianti al Piano Regolatore Generale per puntuali Accordi di programma. Questa esplorazione partirà tenendo conto innanzitutto della volontà del Consiglio comunale di riqualificare l’area del Ballarin e dalla disponibilità della Fondazione Carisap di investire in questo territorio. Il sindaco si impegna a relazionare entro il 31/12/2008 al Consiglio comunale in merito all’esito del mandato esplorativo. In quella sede il Consiglio comunale sarà chiamato a decidere sulle modalità di prosecuzione relative alla scelta effettuata”. Il Comune aveva acquisito la proprietà dell’area demaniale del Ballarin nel maggio di quest’anno. Il sindaco Gaspari ha definito quest’atto «uno scatto di orgoglio da parte della città e del Consiglio comunale». Ha inoltre precisato che «questo non significa che la Fondazione si fa indietro per sempre», e che la principale difficoltà emersa riguarda solo il “negozio giuridico” da utilizzare. «Ora», ha proseguito il sindaco, «ci interessano più le opportunità che abbiamo davanti che non le dietrologie». Il sindaco ha inoltre accolto con favore il parere legale prodotto sulla vicenda dal consigliere Gabrielli, da parte del prof. Gerardo Villanacci dell’Università Politecnica delle Marche. Ed ha poi proposto di emendare leggermente il documento in esame, come suggerito dal consigliere Vignoli. «Quell’area è una sfida troppo grande per la città», è stata la conclusione, «La società Nomisma, che sta valutando la fattibilità di una “Società di trasformazione urbana” nell’area del porto, dovrà contestualizzare il Ballarin all’interno di quella zona. Lo sviluppo della città deve passare per il mare, in modo da legare il vecchio e il nuovo. Abbiamo bisogno di proposte innovative, e noi scommettiamo su quell’area. Le opportunità di investimento che “passano” dinanzi ai Comuni sono sempre più rare, mentre la situazione per la finanza pubblica è sempre più difficile. I minori introiti dovuti all’abolizione dell’Ici sulla prima casa superano per San Benedetto i 325 mila euro». Il documento è stato approvato con 22 voti favorevoli (compresi quelli dei tre consiglieri del gruppo UDC e di Antonio Felicetti, della Lista Martinelli-Pri). Due gli assenti (la presidente del Consiglio Capriotti e Paolo Forlì della DC-Nuovo Psi), cinque i voti contrari (i tre consiglieri di Forza Italia, Piunti e Vignoli di AN), due consiglieri non presenti in aula al momento della votazione (De Vecchis di AN e Tassotti della Lista Martinelli-Pri). Nel corso del dibattito, oltre al sindaco Gaspari, sono intervenuti quasi tutti i presenti: Piunti (AN), Lazzari (PD), De Vecchis (AN), Gabrielli (Forza Italia), Narcisi (PSI), Felicetti, Bruni (IDV), Nico (UDC), Urbinati (PD), Palestini (PD), Lorenzetti (UDC), Marinucci (Verdi), Assenti (FI), Vignoli (AN), Evangelisti (PD), Menzietti (PD), Primavera (PRC), Benigni (PD), Laversa (PSI).
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