Anna Karenina per tre attrici
FIRENZE - Il romanzo di Tolstoj raccontato in quindici puntate alla Biblioteca delle Oblate. Tre le attrici protagoniste: da lunedì 25 a venerdì 29 giugno Anna Meacci, da lunedì 2 a venerdì 6 luglio Maria Cassi, da lunedì 9 a venerdì 13 luglio Lucia Poli. Ingresso libero.
Giunti al terzo anno di reading, l’attenzione della compagnia Lombardi Tizzi torna a concentrarsi su Tolstoj che in Guerra e Pace aveva rivelato la sua armonica e complessa visione del mondo. Mantenendo la struttura a due voci, e la presenza costante di Marion D'Amburgo a reggere le fila del percorso narrativo, la scelta questa volta è stata di affidare il testo esclusivamente a voci femminili, per sottolineare l'intensità con cui l'autore riesce a calarsi e a comunicare al lettore tutta la complessità dell'animo e della psiche della donna. Accanto a Marion D'Amburgo, si alterneranno dunque tre attrici conosciute e amate dal pubblico fiorentino: Maria Cassi, Anna Meacci, Lucia Poli. In Anna Karenina lo scrittore, stremato da una dura crisi esistenziale, restringe il campo calandoci nell’oscurità e nel dettaglio della vita familiare. Da questo orizzonte Dio se ne è andato; il romanzo rappresenta il vuoto e la desolazione che la sua scomparsa ha lasciato nel mondo. Il romanzo è costruito mediante progressivi incastri dove la vicenda di Lévin e Kitty, espansa e distensiva, s’irradia in quella tragica e compatta di Anna e Vrònskij. Icona del romanzo è Anna: come scrive Pietro Citati, rappresenta «la massima epifania luminosa, che Tolstoj abbia cercato di inseguire con le parole: la sua luce è così intensa e penetrante, che abbaglia la notte e la morte». Anna, bellissima aristocratica sposata a un importante funzionario di governo, è combattuta tra la fedeltà imposta dal vincolo del matrimonio e la passione struggente per un uomo più giovane di lei. Lascia il marito per vivere con l’amante. Viene emarginata dal suo mondo: gelosia, nevrosi e una frenetica ansia di prevenire il proprio destino di creatura condannata la spingono al suicidio. Anna è un personaggio tragico, votato alla tragedia, una ribelle che non trova pace nel mondo, perché ogni passione erotica è per sua natura stessa tragica.
Sinossi
La prima parte introduce il principe Stepàn Arcàdjevic Oblònskij, che ha tradito la moglie Dàrya Aleksàndrovna con la governante dei suoi bambini. Per questa ragione, Anna Karenina, la sorella sposata di Oblònskij, viene chiamata da San Pietroburgo per persuadere Dolly a non lasciarlo.Giunta a Mosca, alla stazione un operaio viene investito dal treno. Nel frattempo, un amico di infanzia di Stiva, Konstantìn Lévin, arriva in città per chiedere la mano della sorella minore di Dolly, Katerina Aleksàndrovna Scerbàtskij. Lévin vive in una tenuta che gestisce lui stesso. Kitty rifiuta la proposta di Lévin, aspettando invece la proposta di matrimonio dal conte Aleksjéj Vrònskij. Nonostante la sua infatuazione per Kitty, Vrònskij non intende sposarsi. Ad un ballo in cui è presente Kitty, avviene l’incontro fatale tra Anna e Vrònskij. Anna, scossa dalla propria reazione alle attenzioni di Vrònskij, ritorna immediatamente a San Pietroburgo. Vronskij la segue sullo stesso treno. Lévin disperato dal rifiuto di Kitty ritorna nella sua tenuta, abbandonando ogni speranza di matrimonio. Anna ritorna a San Pietroburgo da suo marito Aleksjéj Alekàndrovic Karenin, un alto funzionario governativo, e da suo figlio Serjogia. Nella seconda parte Anna e Vròskij cominciano a frequentarsi nel bel mondo, Karenin preoccupato della sua reputazione tenta di metterla sull’avviso. Anna attende un bambino da Vrònskij. Durante una gara di corsa in cui Vrònskij cade da cavallo, l'angoscia provata da Anna rende evidenti i suoi sentimenti in società, Anna confessa la relazione a suo marito. Kitty, distrutta dall’abbandono di Vrònskij, si reca all’estero per la cura delle acque. La terza parte narra la vita rurale di Lévin nella sua tenuta, i suoi pensieri e le sue lotte interiori. Dolly, incontrando Lévin, cerca di far rivivere i suoi sentimenti per Kitty, apparentemente senza risultati, finché Lévin, rivedendola di sfuggita, capisce di essere ancora innamorato di lei. Tornato a San Pietroburgo, Karenin, rifiuta di separarsi da Anna, minacciandola di non lasciarle più vedere il figlio Serjogia. Nella quarta parte, Karenin, visto che Anna continua a frequentare Vrònskij, si appresta chiedere il divorzio. Il fratello di Anna, Stiva, cerca di dissuaderlo, invitando Karenin a parlarne con Dolly. Giunge un telegramma di Anna: sta morendo per complicazioni dovute al parto e chiede il suo perdono. Al suo capezzale, Karenin perdona Vrònskij, che distrutto cerca di suicidarsi. Anna guarisce, ma non riesce ad affezionarsi alla bambina. Nonostante il perdono, Karenin e Anna non riescono a ritrovarsi, Anna prova repulsione per il marito. Stiva ora cerca di far divorziare Karenin. Vrònskij in un primo tempo decide di fuggire a Tasként, ma cambia idea dopo aver visto Anna e insieme decidono di partire per l’ Europa, senza aver ottenuto il divorzio. Nella quinta parte, Lévin e Kitty si sposano. Pochi mesi dopo, Lévin scopre che suo fratello Nikolaj sta morendo. La coppia si reca dal moribondo, di cui Kitty si occupa fino alla morte, scoprendo nel frattempo di essere incinta. In Europa, Vrònskij e Anna vivono apparentemente felici, finché Anna, vinta dalla nostalgia per il figlio, torna in Russia insieme all’amante. Karenin è consolato e influenzato dalla contessa Lidija Ivànovna, entusiasta della religione e delle credenze mistiche di moda nelle classi sociali più elevate, che lo consiglia di tenere Serjogia lontano dalla madre. Anna riesce lo stesso a fargli visita il giorno del suo compleanno, ma è scoperta da Karenin. Poco dopo, lei e Vrònskij partono per la campagna. Nella sesta parte, Dolly si reca da Anna e, su richiesta di Vrònskij, implora Anna di divorziare da Karenin. Ancora una volta, le parole di Dolly sembrano non sortire alcun effetto, ma quando Vrònskij parte per alcuni giorni, la noia e il sospetto convincono Anna della necessità di un matrimonio con lui: scrive a Karenin e parte con Vrònskij per Mosca. Nella settima parte, i Lévin sono a Mosca per il parto di Kitty, che dà alla luce un bambino. Stiva, mentre cerca l'appoggio di Karenin per un nuovo lavoro, gli chiede nuovamente di divorziare da Anna. Oramai le decisioni di Karenin sono guidate da un chiaroveggente, raccomandatagli da Lidija Ivànovna, che gli consiglia di rifiutare il suggerimento di Stiva. La relazione tra Anna e Vrònskij inizia ad essere sempre più tesa, dominata dal risentimento e dall'amarezza. Decidono infine di tornare in campagna, ma Anna, in un impeto di rabbia e gelosia, si suicida alla stazione lanciandosi sotto un treno. L'ottava parte narra le vicende successive alla morte di Anna. Stiva ottiene il lavoro che voleva, Karenin ottiene in custodia Annie; alcuni volontari russi, tra cui Vrònskij, partono per aiutare la rivolta serba contro i Turchi, scoppiata nel 1877; infine, nelle gioie e nei timori della paternità, Lévin scopre la fede in Dio.
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