ASCOLI PICENO, 2006-07-10 - Oltre 30 giramondo della palla a spicchi con la chicca della partecipazione nei panni di allenatore di Rich Laurel, ex stella di Trieste, sono attesi ad Ascoli i prossimi 13, 14 e 15 luglio per prendere parte alla seconda edizione dell’Italian Basket Camp, torneo ideato e realizzato quasi per dal tecnico ascolano Maurizio Caponi, che in un amen è diventato uno degli appuntamenti più attesi del territorio in cui decine e decine di giocatori, non solo made in Italy, fanno la loro apparizione con la speranza di strappare un contratto dalla Serie D in su.
Dopo la prima edizione d’esordio questa di quest’anno per questo torneo fortissimamente voluto dall’assessore allo sport del Comune di Ascoli, Domenico Stallone, è quella della conferma e, se il buon giorno si vede dal mattino, l’annunciata presenza di un personaggio del calibro di Laurel, non può che rappresentare un’ottima ipoteca sulla piena riuscita.
Gli appassionati dello sport dei canestri ricorderanno sicuramente Richard Sylvester Laurel, che attualmente a 47 anni portati benissimo è un apprezzato coach della prima divisione belga, tra i più grandi stranieri che il basket triestino abbia mai avuto. Laurel, straordinaria guardia con un breve trascorso anche nella mitica Nba che trascinò letteralmente Trieste in A1. Un esterno in grado di buttarla dentro davvero da tutte le posizioni con una semplicità impressionante: il classico pacco completo, molto tecnico, atletico, micidiale da fuori, ma non aveva problemi ad inchiodarti una schiacciata sulla faccia, buon passatore e ball handler. L’anno della promozione di Trieste, stravinse la classifica dei marcatori, dominando come poche volte si era visto dalle nostre parti.
Dal punto di vista organizzativo e logistico il torneo conterà quattro formazioni partecipanti e si snoderà su tre giornate. Due saranno i campi impiegati: per la prima giornata si giocherà alla palestra Polivalente di Ascoli, mentre la seconda e la terza l’esigenza di un parquet vero farà spostare tutta la carovana al PalaRozzi di Folignano, unico impianto in zona dotato di un fondo in parquet realmente adatto a giocatori che hanno calcato anche i campi della massima serie italiana come il playmaker Alessandro Bianchi, molto legato ad uno dei collaboratori nell’organizzazione del torneo, Daniele Aniello.
La possibilità di utilizzo del PalaRozzi è una gentile concessione del Comune di Folignano, dove il sindaco, il dottor Pasquale Allevi, da sempre uomo di sport, fino a poco tempo fa anche medico sociale dell’Ascoli Calcio, conferma la sua grande sensibilità verso iniziative importanti anche importanti per far conoscere il nostro territorio.