Il sindaco Gaspari ricorda Elio Tremaroli
«uomo libero che ha trasmesso solidi valori ai giovani» 01/06/2008 - «Verrà ricordato dalla nostra comunità e dai moltissimi giovani che hanno ascoltato la sua testimonianza sugli anni dell’ultima guerra mondiale. Ai famigliari vadano le condoglianze dell’Amministrazione comunale e di tutta la città». Così il sindaco Gaspari, nell’apprendere della morte di Elio Tremaroli, partigiano e instacabile animatore di incontri con i giovani, sia scolaresche, spesso in collaborazione con il Comune, che tesisti universitari. «Negli ultimi anni», prosegue il sindaco, «Tremaroli è stato al centro di polemiche incresciose. Per noi resta il ricordo di un uomo libero, che ha trasmesso solidi valori ai giovani, in ogni occasione in cui veniva contattato. La sua figura sarà tanto più d’esempio, nella misura in cui la Resistenza italiana, con importanti esponenti ed episodi anche nel territorio di San Benedetto, è sempre più una memoria condivisa, e non l’oggetto di revisionismi». «Tremaroli amava ricordare figure come il comandante Giovanni Nebbia», è la conclusione del sindaco, «ed importanti episodi della nostra Resistenza. Anche nel nostro territorio possiamo affermare che l’impegno di tanti uomini, sulla costa come sulle montagne, abbiano riscattato il popolo italiano da anni oscuri. Proprio tra pochi giorni, il 18 giugno, ricorre l’anniversario della liberazione della città di San Benedetto del Tronto dai nazifascisti, che avvenne nel 1944. Per quel giorno stiamo organizzando un’importante iniziativa di pace alla Palazzina Azzurra, che Tremaroli avrebbe certamente apprezzato».
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