DAL MARE ALLE MONTAGNE IN PROVINCIA DELL’OGLIASTRA
PER CHI AMA L’AVVENTURA TRA I PROFUMI DELLA NATURA
E I SILENZI, I SAPORI E I SAPERI DI UNA TERRA ANTICA
2° RALLY DI SARDEGNA BIKE
Provincia dell’Ogliastra
7-12 giugno 2009
Programma
Dove andare a vedere il Rally
e cosa visitare.
Domenica 7 giugno 2009
ARZANA
Alle ore 9 allo Stadio Comunale Verifiche amministrative e tecniche e quindi alle 14 presentazione della corsa e briefing con gli atleti.
Alle 16.45 in Arzana piazza Roma presentazione ciclisti e quindi alle 17 partenza del prologo di Km 10 all’interno del centro storico. Il prologo di fatto dà il via alla corsa in quanto è valido per la classifica. .
Lunedì 8 giugno 2009 1^ Tappa - Arzana-Villagrande-Arzana di Km 73,00 con una prova speciale di km 40,50.
ARZANA
Arzana Piazza Roma ore 9 partenza prova speciale.
Ore 10.50 Villagrande Villaggio archeologico S'Arcu Es Forrus arrivo prova speciale.
Ore 12.00 Arzana Piazza Roma Arrivo tappa
Il percorso si snoda sulle montagne di Arzana e Villagrande, lungo le rive del Lago Flumendosa e in trasferimento all’interno dell’abitato di Villanova Strisali.
Martedì 9 giugno 2009 2^ Tappa - Elini-Lanusei-Gairo-Osini-Ulassai-Jerzu - Km 77,20 – 38,20
ELINI
Ore 09 Partenza della tappa dalla Chiesa del Carmine.
Ore 10.30 - Osini Grutta Orroli strada per nuraghe Serbissi, partenza prova speciale.
Ore 12.10 - Ulassai Punta Corongiu arrivo prova speciale.
Ore 12.30 - Chiesa campestre Sant'Antonio arrivo tappa.
Ore 12.10 la gara transita a Gairo Taquisara la suggestiva stazione del trenino verde La linea nacque come diramazione di 9 km della Mandas-Arbatax (anch'essa in fase di realizzazione in quegli anni), e vene costruita negli ultimi anni del XIX secolo. È la più breve linea costruita nella storia dell'intera rete ferroviaria sarda, venne infatti inaugurata il 16 novembre 1893, e seppur così breve, rappresentò un'enorme progresso per gli abitati di Osini, Ulassai e Jerzu, all'epoca raggiungibili solo con i mezzi a trazioni animale. Già nel 1870 lo jerzese Nicolò Businco sollecitò in vari comizi la realizzazione di un collegamento ferroviario che mettesse in comunicazione Jerzu con il resto dell'isola. Dopo 23 anni di speranze, le popolazioni di Jerzu, Osini e Ulassai poterono raggiungere lo scalo di Gairo coi primi treni, e da li proseguire per Arbatax o verso Mandas e Cagliari. Un dato su tutti spiega la portata di questo progresso: Cagliari ora era distante solo 9 ore di treno, e non più dieci giorni di viaggio sui carri o col cavallo.
Dal punto di vista del tragitto, la linea partiva dalla stazione di Gairo (nota all'epoca come Gairo Taquisara), e virava verso sud, seguendo il corso del rio Pardu. Dopo aver attraversato l'unica stazione intermedia, quella di Osini-Ulassai, la linea giungeva nel capolinea, situato alcuni chilometri a nord ovest dell'abitato di Jerzu.
La storia di questa ferrovia termina il 14 settembre 1956, quando venne decisa la chiusura della tratta e la sostituzione del servizio per mezzo di autobus, non senza amarezza da parte degli ogliastrini, tanto che tuttora c'è chi ne chiede il ripristino a fini turistici, nell'ambito del progetto Trenino Verde.
Altro sito di grande interesse storico e turistico di questa tappa è il nuraghe E' senza dubbio il nuraghe più bello del Taccu di Osini sia per la maestosità sia per la posizione dominante sul territorio circostante. Una vista mozzafiato. Sembrerebbe di affacciarsi ad un balcone a 360 gradi sul mondo. A nord domina il Gennargentu e vicinissimo Perde Liana altro monumento naturale sito nel comune di Gairo. A sud altipiani e montagne fino alla linea dell'orizzonte.
il complesso nuragico è composto da una torre centrale e da altre 3 torri, una a nord, una a sud e una ovest. Tutte le torri sono unite tra loro da un bastione murario. La torre principale e alta circa 6 metri con un diametro di 10.
Sotto il nuraghe ad un altezza leggermente inferiore, circa 20 metri più a valle vi è una grotta, un tunnel naturale che permette di attraversare la montagna sottostante il nuraghe da sud a nord e viceversa. La grotta pur non essendo grandissima e di notevole dimensioni e probabilmente dev'essere stata usata a suo tempo come mezzo di rifugio non solo occasionale e come strumento di conservazione delle derrate alimentari. Lo dimostra il fatto che fino a pochi anni fa i pastori la usavano allo stesso modo. Riparo per il bestiame e per se stessi.
A valle è presente una Tomba dei Giganti con una sorgente. Nelle vicinanze nonché all'interno della grotta sono stati ritrovati, così come negli altri nuraghi, frammenti ceramici.
Questo nuraghe, da visitare assolutamente, è raggiungibile anche in macchina, si trova a circa 12 km. da Osini, la strada e abbastanza buona, svoltando a destra nel primo incrocio che si trova superato il Passo di San Giorgio.
La ferrovia è stata interamente smantellata, seppur restino le opere realizzate per la linea, tra cui spicca la stazione capolinea di Jerzu, riconvertita a museo d'arte su iniziativa del comune di Ulassai, nel cui territorio è compreso oggi lo scalo. La sta-zione di Gairo invece serve tuttora la linea Mandas-Arbatax, che dal 1997 è attiva solo per il servizio turistico con il trenino verde. Famosa la scala san Giorgio e i tacchi di Ogliastra di Osini, Ulassai e Ierzu. Il Passo di San Giorgio è un angusta gola che si apre in seno alla muraglia, lunga diversi chilometri, che delimita ad oriente il tavolato calcareo denominato "Taccu di Osini", il suo fondo è attraversato da uno stretto nastro asfaltato proveniente dal vicino abitato di Osini. Il luogo, di grande suggestione, è caratterizzato da diverse diaciasi (fratture delle masse rocciose senza apprezzabile spostamento delle parti) una delle quali, chiamata "Sa Brecca e Usala" sprofonda per quasi 100 metri. Le pareti della gola si alzano verticali per diverse decine di metri ed è possibile risalire sulla sommità di quelle esposte ad oriente per ammirare il vasto panorama sulla Valle del Rio Pardu.
Mercoledì 10 giugno 2009 3^ Tappa - Jerzu-Ulassai-Tertenia-Loceri-Lanusei-Gairo-Cardedu - Km 73,30 – Prova speciale km 26,50
Ore 08.30 - Jerzu Chiesa campestre Sant'Antonio - Partenza
Ore 09.30 - Tertenia Cuile Sa Sedda Partenza prova speciale
Ore 10.45 - Marina di Tertenia località Barisoni Arrivo prova speciale
Ore 12.00 - Lungo Mare Cardedu Arrivo tappa
Dai monti al mare come recita lo slogan della corsa.
Panorami mozzafiato sul mare e si attraversa una parte del Montiferru (monte di ferro)
Giovedì 11 giugno 2009 4^ Tappa - Cardedu-Jerzu-Ulassai-Osini-Gairo-Lanusei-Cardedu - Km 72,70 prova speciale di km 24.20
CARDEDU
Ore 09.00 - Hotel Cardedu Partenza
Ore 10.20 - Gairo località Ponti Mannu S.S. 198 km 75,00 - Partenza prova speciale
Ore 11.20 - Lanusei località Sarcu ‘e Susu Arrivo prova speciale
Ore 12.20 - Hotel Cardedu Arrivo tappa
Si risale sulle montagne, si risale il fiume lungo la gola per raggiungere Gairo vecchia. Si passa dentro Gairo vecchia fino al Ponti Mannu e 1250 metri di altezza Punta Armidda
Arrivo della tappa all’Hotel Cardedu
Venerdì 12 giugno 2009 5^ Tappa - Cardedu-Barisardo-Tortolì-Elini-Ilbono di Km 42,00 – prova speciale di km 17,20
ILBONO
Ore 09.30 - Hotel Cardedu Partenza
Ore 10.15 - Tortolì località Monte Bonghì - Partenza prova speciale
Ore 11.45 - ILBONO Piazza Bau Carrus - ARRIVO FINALE E PREMIAZIONE
Si corre sul lungomare Cardedu e lungo le spiagge di Barisardo dentro il paese e poi si sale nell’antica strada romana con fondo vulcanico, una mulattiera. Suggestiva panorama sulla Spiaggia di Cea.
Nuraghe di Ilbono Cherì e domus de janas (casa delle fate) area archeologica
ILBONO
Nuraghe Scerì
Da Tortolì si imbocca la SS 198 in direzione di Lanusei. Si percorrono circa 6 km e, prima di arrivare alla cantoniera Baunuxi, si svolta a sinistra in una strada segnalata da un vecchio cartello turistico per l'area archeologica Scerì. Si prosegue sino ad arrivare ad un cancello, aperto negli orari di visita. Si supera e si continua per poche centinaia di metri fino ad arrivare al sito.
L'area archeologica si integra suggestivamente con l'elemento naturale ed è localizzata su un torrione granitico parzialmente circondato dal fiume Tèscere, nella parte interna dell'Ogliastra.
Il complesso comprende un nuraghe con annesso villaggio e due domus de janas.
Il nuraghe è di tipo complesso, con una torre principale alla quale è stato aggiunto, ad una quota inferiore, un altro corpo (lunghezza m 48; larghezza m 36; altezza residua m 5).
L'ingresso introduce in un andito di pianta rettangolare che porta alla camera interna, eccentrica, di pianta circolare (altezza m 2 circa). Sullo stesso andito, nella parete sinistra, si apre l'accesso al vano scala, attualmente non agibile.
impraticabile.
Il nuraghe era difeso da un antemurale, realizzato a quota inferiore, che doveva impostarsi a S sul corpo aggiunto, integrando diverse emergenze rocciose.
L'area archeologica presenta un esteso villaggio annesso al nuraghe e, a breve distanza ad Ovest di questo, due domus de janas. Le due sepolture ipogeiche sono scavate in due massi erratici.
Nell'area antistante sono stati rinvenuti alcuni frammenti di una lastra di granito accuratamente lavorata: si tratta, forse, dei resti del chiusino del portello.
Le prime indagini su questa area archeologica risalgono al 1994 mentre un recente intervento di scavo è stato condotto nel 2003.