In una serata densa di emozioni, commemorazioni, perfomance esplosive, è
stato proclamato il vincitore assoluto di questa XX edizione. Ad
aggiudicarsi i 20.000 euro è stato Giovanni Block con il brano "L'Aquilone".
Il cantautore napoletano si è aggiudicato anche il "Premio Unimarche per il
miglior testo" del valore di 2.500 euro.
MUSICULTURA - XX edizione
Giovanni Block (Napoli)
vince Musicultura 2009
A SORPRESA
PFM-PREMIATA FORNERIA MARCONI
E CRISTIANO DE ANDRÉ INSIEME
NE “IL PESCATORE”
Sul palco anche Alice, Beatrice Antolini,
Banco del Mutuo Soccorso, Vinicio Capossela, Simone Cristicchi e il Coro dei Minatori di Santa Fiora, Gocoo, Donovan, Irene Grandi,
Joumana Haddad, La Leggenda New Trolls,
Matthew Lee, Lello Voce, Paola Turci,
Sergio Zavoli, Ettore Scola
Sipario sceso sulla XX edizione di Musicultura. Eletto il vincitore assoluto del Festival, Giovanni Block, che con il suo brano “L’aquilone” si è aggiudicato il Premio Banca Popolare di Ancona di 20.000 euro dopo aver già conquistato sabato 27 giugno il Premio UniMarche per il miglior testo.
Grazie al pezzo “Quest’amore”, invece, a Carmine Torchia sono andati il Premio Siae per la migliore musica e il Premio AFI per la migliore interpretazione e il miglior progetto discografico.
Alle CordePazze, infine, è stata conferita la Targa della critica – Premio Camera di Commercio di Macerata, per la canzone “Sono morto da 5 minuti”.
Iniziato venerdì 26 giugno, il Musicultura Festival si è concluso domenica 28 giugno, all’Arena Sferisterio di Macerata. Condotto da Fabrizio Frizzi, il festival è stato seguito da Radio Uno Rai, con dirette e special curate da Gianmaurizio Foderaro e Carlotta Tedeschi.
Il 26 giugno un’esibizione tutta al femminile: la poetessa libanese Joumana Haddad, che con la partecipazione dell’attrice teatrale Tiziana Bagatella e l’accompagnamento delle note della violinista H.e.r., ha incantato la platea con i componimenti del suo libro “Adrenalina”, anticipando l’ingresso di un’altra artista, Beatrice Antolini.
Poi, i Gocoo: undici musicisti giapponesi che hanno picchiato su quaranta tamburi taiko, portando il pubblico dell’Arena alle origini del ritmo e del suono. A seguire Vinicio Capossela, che proprio come Musicultura ha festeggiato allo Sferisterio i suoi vent’anni di attività rimettendo insieme il gruppo con cui ha registrato il suo primo album “All’una e trentacinque circa”. È toccato all Banco del Mutuo Soccorso, invece, concludere il primo appuntamento, con una delle più pagine più significative del rock italiano.
Anche la seconda serata del festival, quella del 27, ha regalato uno spettacolo unico al pubblico dello Sferisterio. Il primo protagonista è stato Lello Voce, che con il sottofondo musicale di Frank Nemola ha incantato la platea con alcuni estratti de “L’esercizio della lingua”. A seguire, il turno di Irene Grandi, un vulcano d’energia che ha dato vita ad un’applauditissima performance, per lasciare la scena, poi a Paola Turci. La cantante ha aperto il sipario su un set sulle morti bianche ideato dalla direzione artistica di Musicultura. Ad esso hanno preso parte anche Simone Cristicchi e il Coro dei Minatori di Santa Fiora, che con i loro "Canti di miniera, d'amore, vino e anarchia" hanno anticipato l’ingresso degli alti protagonisti del set:Vittorio De Scalzi e Nico Di Palo, ovvero la Leggenda New Trolls. Dulcis in fundo lui, il mito del folk rock: Donovan, che ha concesso ai presenti un assaggio del suo tour europeo in programma per il 2010 ed è stato premiato con la targa UniMarche alla carriera.
Infine domenica 28 giugno la finalissima. Ad aprile lo spettacolo, dopo la presentazione dei finalisti in gara, è stato Sergio Zavoli, che ha regalato al pubblico degli estratti della sua ultima prova letteraria, “La parte in ombra”. Toccante l’incontro del grande giornalista con il suo amico, mostro sacro del cinema, ospite a sorpresa: Ettore Scola. Per i vent’anni del festival, inoltre, non poteva mancare un omaggio al grande Fabrizio De Andrè, primo firmatario insieme a Giorgio Caproni del Comitato Artistico di Garanzia. A suggellare il connubio tra il Faber e il Festival, Cristiano De Andrè, che ha proposto in anteprima un assaggio del tour estivo “De Andrè canta De Andrè”. Successivamente, sul palco è stata la volta di Matthew Lee, uno dei rock’n’roll man più completi e carismatici del panorama musicale internazionale e di Alice, che ha trasmesso ai presenti le emozioni nate dal sodalizio artistico con Franco Battiato. Infine, il momento forse più atteso: la PFM-Premiata Forneria Marconi, con un inevitabile ulteriore omaggio al Faber e la sorpresa di un Cristiano De Andrè di nuovo sul palco per cantare con la storica band “Il Pescatore”, rendendo la conclusione di questa XX edizione di Musicultura degna di essere inserita negli annali della storia della canzone.
PFM E CRISTIANO DE ANDRE’ INSIEME SUL PALCO
NEL RICORDO DI FABRIZIO
PER UN MOMENTO DI STORIA DELLA CANZONE
Anche Ettore Scola sul palco insieme a Sergio Zavoli
GIOVANNI BLOCK VINCITORE ASSOLUTO
Il caloroso applauso del pubblico dopo la sua esibizione ha praticamente anticipato il verdetto: Giovanni Block è il vincitore della XX edizione di Musicultura, che si è aggiudicato il Premio Banca Popolare di Ancona di 20.000 euro . Il suo brano “L’aquilone” ha convinto la maggior parte del pubblico votante, radunatosi nell’Arena Sferisterio per la serata finale del Festival condotto con grande simpatia ed entusiasmo da Fabrizio Frizzi.
Vincitori del premio della critica le “Cordepazze”, gruppo palermitano in concorso con l’ironico pezzo “Sono morto da 5 minuti”.
Un teatro tutto esaurito è stato la cornice di questa magica serata di chiusura.
Dopo l’esibizione dei vincitori a salire sul palco è stato Sergio Zavoli, che ha regalato al pubblico degli estratti della sua ultima prova letteraria, “La parte in ombra”, resoconto poetico della vita dell’autore. Toccante l’incontro del grande giornalista con un suo amico, mostro sacro del cinema, ospite a sorpresa: Ettore Scola.
Il regista nel parlare del rapporto tra parole, note e immagini, ha commentato “Bisogna avere il senso delle proporzioni. La musica all’interno di un film ha la stessa importanza della sceneggiatura e delle immagini. Bisogna fare in modo che parole, note e immagini non litighino tra loro”.
A rafforzare le sue parole un esempio magistrale: il film “Una giornata particolare”, di cui sono state proiettate le scene finali.
Poesia, cinema ed ovviamente lei, la musica, di nuovo protagonista per una performance speciale. Per i vent’anni del festival, infatti, non poteva mancare, a dieci anni dalla sua scomparsa, un omaggio al grande Fabrizio De Andrè, primo firmatario insieme a Giorgio Caproni del Comitato Artistico di Garanzia. A suggellare il connubio tra il Faber e il Festival, Cristiano De Andrè, che ha proposto in anteprima un assaggio del tour estivo “De Andrè canta De Andrè. “Essere qui è per me una doppia emozione – ha raccontato Cristiano – a causa del ricordo del 10 agosto 1998, quando partecipai a questa manifestazione con mio padre e fu una serata unica”. “Lui – ha continuato – è stato il prima artista a sostenere Musicultura. Trovarmi qui a cantare le sue canzoni è molto emozionante. Nei due anni di tournee fatta insieme ci siamo conosciuti di più, siamo diventati davvero intimi. E per me lo spettacolo “De Andrè canta De Andrè” sarà un modo per tenere in mano questo filo, perché vorrei raccontargli altre cose e vorrei ci fosse ancora la possibilità di farlo”.
Commosso il pubblico, che ha accompagnato i quattro brani eseguiti da De Andrè con applausi calorosi e ricchi d’affetto, cantando sottovoce, bisbigliandola appena, “La canzone di Marinella”, quasi a non voler intromettersi nel rapporto che lega un figlio ad un padre tanto speciale. Successivamente, cambio di atmosfera: sul palco Matthew Lee, uno dei rock’n’roll man più completi e carismatici del panorama musicale internazionale. Il giovane musicista pesarese ha entusiasmato il pubblico con la sua performance, fatta di note velocissime, virtuosismi, pezzi suonati con i gomiti e persino con i piedi, per lasciar spazio, poi, ad una donna, una delle voci più colte dello scenario italiano, Alice. La cantante ha trasmesso ai presenti le emozioni nate dal sodalizio artistico con Franco Battiato, toccando l’anima dell’Arena con la sua interpretazione de “La cura”, brano che ha palesato al pubblico l’attenzione dell’artista per la dimensione poetica della musica.
Infine, il momento forse più atteso: la PFM-Premiata Forneria Marconi, l’unico gruppo che negli anni ’70 riuscì a portare il rock italiano in concerto a New York. Di nuovo un inevitabile omaggio a Fabrizio De Andrè, con canzoni che hanno indelebilmente segnato la carriera del cantautore genovese: “Bocca di Rosa” e “Il pescatore”, pezzo che ha visto Cristiano De Andrè a sorpresa salire ancora sul palco, per dar vita ad un’esibizione unica, a trenta anni dallo storico Tour di Fabrizio con la Pfm. Un momento unico, da far venire i brividi, che rimarrà senz’altro nella storia della musica e negli annali di Musicultura,
Entusiasmo e grandissima partecipazione dei 2500 spettatori si sono visti qundo la band ha eseguito due pezzi che hanno firmato la storia del rock del Bel Paese: “La carrozza di Hans” e “Impressioni di settembre”. Un finale strepitoso che ha fatto scendere il sipario su una serata indimenticabile, non prima però dell’annuncio del vincitore assoluto del Premio Banca Popolare di Ancona, Giovanni Block.
IL GUSTO DI MUSICULTURA
I dopo festival di Musicultura,
tra buona musica e piatti prelibati
Taglio della torta per Cesanelli e Block
per festeggiare i 20 anni del festival
Come tutti i festival che si rispettino, anche Musicultura ha il suo fantastico e ricchissimo Dopo Spettacolo. Il tutto si è svolto all’interno de la “La corte dei filosofi”, presso la Facoltà Universitaria di Filosofia, dove confluivano, al termine delle lunghe giornate di prove, eventi e spettacolo artisti, vincitori, giornalisti e addetti ai lavori, per una cena tardiva, in piena notte.
Ogni serata il Dopo Spettacolo di Musicultura ha avuto un suo tema ed un suo “mangiautore”. Per la realizzazione delle serate va un caloroso ringraziamento a tutte le aziende del territorio che hanno fornito i loro prodotti.
Venerdì si è cominciato con “Il fresco gusto dell’estate”, un intero buffet dedicato al caldo estivo che ha riscaldato il fresco e piovoso ambiente grazie all’atmosfera calorosa che caratterizza il festival. “Mangiautori” della serata i creativi chef di Artis Cibaria.
Sabato sera Musicultura è diventata pazza di pizza e infiniti vassoi sono arrivati ai tavoli di Irene Grandi, Simone Cristicchi e gli altri ospiti, il tutto accompagnato dalle tipicità tradizionali del territorio, offerte dalle aziende agricole della Copagri. La regia della serata è stata a cura di Alessandro Negrini di Pizza.it school. “Dulcis in fundo”, si è arrivati a domenica e all’ultima serata Dopo Spettacolo che si è aperta con il “Musicultura Spritz” ideato dal barman Jorge Alberto Soretti del Black & White cocktail bar.
Come in una vera e propria esecuzione di sala i ristornati storici di Macerata, amici da sempre del festival, hanno presentato un buffet ispirato alla tradizione del territorio e concluso con “torta palcoscenico” alle creme, artisticamente preparata dal maestro pasticcere Fabio Romoli. A spegnere le candeline e a brindare con la Vernaccia di Serrapetrona DOCG, il direttore artistico Piero Cesanelli e tutto lo staff di Musicultura riunito per festeggiare i 20 anni del Festival.
Tutto questo per celebrare un festival che oltre alla musica, alla cultura e all’arte è anche molto vicino al gusto… alla “Filosofia del gusto”.