Fate l’amore non fate la guerra, un orgasmo per la pace
Chi? Tutte le donne e tutti gli uomini. Dove? In qualsiasi angolo della Terra, specialmente dove ci sono armi di distruzione di massa. Quando? Il giorno del solstizio d’inverno, il 22 dicembre. Perché? Un orgasmo globale può liberare una tale energia da creare un effetto positivo su tutta la Terra.
Gli americani, è cosa risaputa, sono noti per i loro eccessi, per il loro voler stupire sempre e comunque. Così capita che dalla liberale San Francisco venga fuori l’idea dell’orgasmo globale per la pace, uno stravagante invito a fare l’amore contemporaneamente a tutte le latitudini per scacciare le onde negative dal pianeta. Donna Sheehan (che un po’ di tempo fa si fece immortalare nuda per protestare contro la guerra in Iraq) e Paul Reffel, i due promotori dell’iniziativa, sostengono infatti che l’orgasmo sia in grado di offrire una sensazione di pace, sia durante che dopo, liberando e svuotando in tal modo il cervello da ogni pensiero. Nella convinzione che l’Uomo con la sua energia possa contribuire a cambiare le sorti del mondo. Appuntamento fissato per il 22 dicembre prossimo. Che poi è anche il giorno del solstizio d’inverno, tra i più corti dell’anno. Un motivo in più per mettersi presto presto sotto la calde e calienti lenzuola e godere dei veri piaceri della vita, unendo l’utile al dilettevole. Perché questa volta, ricordatelo bene, è per la pace. Per una giusta causa. Un contributo come tanti, intriso di "divertimento ed immaginazione che sono poi i momenti che i terroristi e le torture vogliono impedirci di vivere". Così sostengono almeno i due pacifisti. Attenzione però, non valgono le manifestazioni di gruppo. Unica scorciatoia, nel caso non si riesca a trovare un partner, è quella del "fai da tè". Tutto però si dovrà svolgere all’interno delle quattro mura domestiche. E i risultati? Per quelli bisognerà aspettare, almeno agosto, quando si saprà se ci sarà un’impennata delle nascite. E allora non ci resta che aspettare, sperando che i ragazzi almeno per quel giorno lascino da parte la tv o il calcio e le ragazze non se la tirino troppo. Un’idea bizzarra, alquanto singolare, che certo fa molto anni sessanta. Un po’ hippy, un po’ figli dei fiori. Quando il motto era "fate l’amore non fate la guerra". Ma ora che i tempi sono cambiati bisogna in qualche modo adeguarsi. Il concetto è lo stesso, cambia il modo di esprimerlo. Non c’è nulla di nuovo per carità, ma dove non arriva l’inventiva, ci pensa la fantasia. Allora fantasticate ragazzi, sperando che quel fragoroso flusso energetico orgasmico possa dare una mano a risolvere i problemi di questo modo. E poi si vedrà. Se le cose non cambieranno, beh, almeno non si potrà dire che non si è cercato di cambiarle in tutti i modi. Mettetecela tutta!
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