Da oggi a venerdì una delegazione di volontari di Spalato visiterà alcune associazioni di volontariato dell’anconetano, con la guida del Csv.
Stamane ricevuti in Comune dal Sindaco Sturani.
ANCONA, 15/10/2008 – Un gemellaggio della solidarietà tra le due sponde dell’Adriatico. E’ quello iniziato oggi da Ancona dove è sbarcata una delegazione di operatori non-profit e volontari croati, della zona di Spalato, che, grazie a un progetto finanziato dalla Comunità Europea nel programma "Europa per i cittadini", saranno in visita nel capoluogo e dintorni fino a venerdì, accompagnati dallo staff del Centri Servizi Volontariato, proprio per conoscere da vicino l’attività delle associazioni di volontariato nel territorio, l'integrazione socio-sanitaria con il volontariato, la normativa italiana e regionale di settore.
I rapporti di Ancona con la Croazia, e con Spalato in particolare, che sono antichi e consolidati da anni (basti pensare al Forum delle città dell'Adriatico e dello Ionio), si arricchiscono dunque di un’ulteriore esperienza, fatta di scambio di buone prassi e di conoscenza anche tra le reciproche realtà del volontariato. Una vocazione all’accoglienza, quella del porto dorico, e alla cooperazione e lo sviluppo con i paesi dell’Adriatico, rimarcata anche dal Sindaco Fabio Sturani, nel suo saluto di benvenuto alla delegazione croata, guidata da Duska Milinkovic dell’associazione “Mi”, che stamane è stata ricevuta presso la Sala Giunta del Comune, insieme con il presidente dell’Avm-Csv Marche Enrico Marcolini e i rappresentanti delle locali associazioni di volontariato Ama, Ambalt e Fanpia, tra quelle coinvolte nel gemellaggio.
Tra le tappe del tour di studio dei croati ci sono infatti, la Croce Gialla Ancona, il Centro socio-ricreativo per anziani L'Incontro a Torrette, l'Ama - associazione auto mutuo aiuto, il Ceis - Centro Italiano solidarietà, la Fanpia e l'Ambalt, l'Avulss, la Casa accoglienza Dilva Baroni a Colle Ameno, La Carovana, il Gasph di Falconara Marittima, il Seme di Senigallia con le strutture di accoglienza "Il tetto" e "Le rondini" e, non ultima, la sede operativa del Csv.
"Per noi è il primo progetto di respiro internazionale – ha detto il presidente dell'Avm-Csv Marche Enrico Marcolini – ed ha un grande valore, guardando al ruolo che il volontariato può rivestire anche nel dialogo interculturale tra paesi, nella promozione di una cittadinanza attiva europea. Lo scambio e la conoscenza reciproca sono essenziali per creare le basi di future collaborazioni, che ci auguriamo diventino permanenti tra le realtà non profit delle due sponde dell'Adriatico".