IL PERU'DI SERENA
Storie di ordinaria umanità nel diario di una ragazza del Piceno che trascorre un anno in un Paese lontano /1
ASCOLI P., 2006-10-30 - Da questa settimana "Piceno News" ospita un diario particolare: è il racconto di un anno che una ragazza di Offida, Serena D'Angelo, ha deciso di dedicare interamente agli altri. Grazie ad un progetto inserito nel Servizio civile volontario, Serena, fresca di studi universitari a carattere internazionale, trascorrerà questi mesi come "casco bianco", a contatto con una realtà complessa, difficile ma anche affascinante come quella peruviana. Serena ci ha chiesto di poter dare voce a questa esperienza e, attraverso essa, a tutte quelle persone che incontrerà sul suo cammino e che troppo spesso non hanno voce. Una proposta accolta dall'Amministrazione provinciale per far capire a tutti che anche da qui, dal Piceno, può partire la "costruzione di un altro mondo".
Ciao a tutti, sono Serena, ho 25 anni e svolgerò un anno di Servizio Civile in America Latina, in Perù. Parto con tante aspettative, curiosità e paure allo stesso tempo. La realtà sudamericana da sempre mi ha affascinato, e mi indignavo quando nei “nostri” media niente si diceva in proposito; così ho deciso di fare da portavoce di quello che mi succederà a Lima, città che mi ospiterà per un anno. L’idea è quella di scoprire insieme un altro mondo, che dovrebbe essere simile per certi versi al nostro (per lo meno in termini di giustizia sociale e di diritti umani) e che invece, ahimè è sempre più lontano e povero. Vi racconterò: come mai sono finita a fare il Servizio Civile in un paese come il Perù, cosa significa essere un Casco Bianco, quale sarà il mio lavoro e poi naturalmente tutti gli aspetti più curiosi, dal cibo ai mezzi di trasporto, dalla musica alla politica. Spero di stimolare la vostra curiosità e la vostra voglia di capire cosa accade dall’altra parte del globo!!!
Il desiderio di viaggiare e di conoscere nuove culture è il motore che mi anima da alcuni anni. A giugno ho trovato l’opportunità di partire all’estero con il Servizio Civile e l’ho colta al volo. Tra il ’98 ed il 2001 sono state cambiate le norme riguardo all’obiezione di coscienza, dando la possibilità a coloro che sceglievano il servizio Civile (anche le ragazze dal 2002) di poter prestare servizio per un anno all’estero come Casco Bianco. Cosa significa?? Che i volontari in Servizio Civile operano in organizzazioni che promuovono la pace e lo sviluppo, la protezione dei diritti umani e soprattutto favoriscono la comunicazione/cooperazione fra il “Nord” ed il Sud” del mondo. È una grande opportunità, remunerata, che il Governo Italiano offre a quanti vogliono avvicinarsi al mondo della cooperazione internazionale o più semplicemente vivere attivamente un anno al SUD. (da provincia.ap.it)
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