Kristian Ghedina si ritira.
2006-04-26 - ilmascalzoneSportivo, lo sci sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei. Kristian Ghedina si ritira. Lo ha annunciato il campione ampezzano nel corso di una conferenza stampa tenutasi a Milano. Il trentasettenne portacolori delle Fiamme Gialle, decimo nelle classifiche di merito in discesa libera la scorsa stagione, appende gli sci al chiodo per intraprendere la carriera di pilota nella Formula 3000 International Masters al volante di una Lola e contemporaneamente parteciperà al Campionato Italiano di Superturismo con il team BMW Italia. "La voglia di presentarmi al cancelletto di partenza è ancora intatta, ma il mio fisico deve fare i conti con gi acciacchi del tempo -, ha spiegato Ghedo -. Posso dire di avere avuto vinto tanto nella mia carriera: tredici gare di Coppa del mondo, tre medaglie nei Campionati del mondo rimarranno ricordi indelebili nella mia mente. Ho solo due crucci: la medaglia olimpica che mi è sempre sfuggita e la vittoria nella coppa di discesa, dove sono arrivato tre volte secondo ma mai primo. Ringrazio la Federazione Italiana Sport Invernali e il gruppo sportivo delle Fiamme Gialle che mi hanno sempre sostenuto in questi anni. Nella mia nuova attività ho l'appoggio di un amico esperto come Alex Zanardi che mi sta dando parecchi consigli. Spero di imparare al più presto i segreti del mestiere. La velocità è sempre stata nel mio sangue, è una nuova sfida con me stesso". Nella sua nuova veste di pilota, Kristian esordirà già domenica in Formula 3000 sul circuito di Magny Cours, in Francia, mentre domenica 7 luglio toccherà al Campionato Italiano Turismo sulla pista di Mugello.
-La scheda Kristian Ghedina 20/11/1969 Place of birth, Pieve di Cadore (Bl) Home, Cortina (Bl) 177 cm 85 kg Ski, Fischer Boots, Lange Bindings, Fischer Sticks, Leki Gloves, Dainese Helmet/glasses, Dainese Coverages, Dainese First year in the national team, 1986 Club, G.S. Fiamme Gialle Father, Angelo Brothers & sisters, Luca OG 6° DH Nagano (Jpn) 1998 6° K Val d'Isère (Fra) 1992 11° DH Val d'Isère (Fra) 1992 16° SG Nagano (Jpn) 1998 20° DH Lillehammer (Nor) 1994 23° DH Sestriere (Ita) 2006 35° DH Salt Lake City (Usa) 2002 WCh 2° DL Sierra Nevada (Esp) 1996 2° K Saalbach (Aut) 1991 3° DL Sestriere (Ita) 1997 7° SG Sestriere (Ita) 1997 9° DH Vail (Usa) 1999 9° SG Saalbach (Aut) 1991 10° SG Vail (Usa) 1999 11° DH St. Moritz (Sui) 2003 12° K Vail (Usa) 1999 13° DH Morioka (Jpn) 1993 14° SG Sierra Nevada (Esp) 1996 15° DH Bormio (Ita) 2005 23° SG St. Anton (Aut) 2001 46° SG Bormio (Ita) 2005 WCup 4/2000 4/1997 7/1995 10/2002 WCup DH 2/2000 2/1997 2/1995 3/2002 6/1998 6/1990 8/1999 8/1996 10/2006 WCup SG 5/1997 7/1995 8/2000 10/1998 15/2002 WC 1° DH Gardena (Ita) 2001 1° SG Kvitfjell (Nor) 2000 1° DH Gardena (Ita) 1999 1° DH Kitzbuhel (Aut) 1998 1° DH Gardena (Ita) 1998 1° DH Chamonix (Fra) 1997 1° DH Wengen (Sui) 1997 1° DH Beaver Creek (Usa) 1997 1° DH Gardena (Ita) 1996 1° DH Wengen (Sui) 1995 1° DH Whistler Mountain (Can) 1995 1° DH Cortina (Ita) 1990 1° DH Are (Swe) 1990 2° DH Chamonix (Fra) 2005 2° DH Val d'Isere (Fra) 2000 2° DH Kvitfjell (Nor) 2000 2° DH Garmisch (Ger) 2000 2° DH Kitzbuhel (Aut) 2000 2° DH Gardena (Ita) 1999 2° DH Vail (Usa) 1997 2° SG Garmisch (Ger) 1997 2° SG Kvitfjell (Nor) 1995 2° DH Kvitfjell (Nor) 1995 2° DH Schladming (Aut) 1990 3° DH Kvitfjell (Nor) 2002 3° DH Vail (Usa) 1999 3° SG Vail (Usa) 1997 3° DH Garmisch (Ger) 1997 3° DH Bormio (Ita) 1996 3° DH Gardena (Ita) 1996 3° DH Kvitfjell (Nor) 1996 3° DH Kitzbuhel (Aut) 1995 3° DH Val Gardena (Ita) 1989 NC 1° SG Piancavallo (Ita) 2002 1° SG Colere (Ita) 2000 1° DH Colere (Ita) 2000 1° K Falcade (Ita) 1998 1° DH Falcade (Ita) 1998 1° K Cervinia (Ita) 1997 1° DH Abetone (Ita) 1995 1° K Abetone (Ita) 1995 1° DH Roccaraso (Ita) 1994 1° DH Santa Caterina (Ita) 1993 1° DH Foppolo (Ita) 1990 1° SG Foppolo (Ita) 1990 IL COLORE: azzurro IL NUMERO: 7 PIATTO PREFERITO: casunziei all'ampezzana BEVANDA PREFERITA: acqua e lampone SQUADRA TIFATA: Juventus IL CAMPIONE: Ayrton Senna AUTOMOBILE DEI SOGNI: Bmw M3 AUTOMOBILE POSSEDUTA: Jeep Wrangler IL VIAGGIO: non amo viaggiare IL VIAGGIO NELLO SPORT: vincere un Olimpiade IL SOGNO DELLA VITA: stare bene I + DEL CARATTERE: bontà I - DEL CARATTERE: bontà ALTRI SPORT: moto e bicicletta SPORT SEGUITI IN TV: Formula 1 e motociclismo TEMPO LIBERO: moto, calcetto VESTIARIO: sportivo TECNICA: "Mi sono sempre considerato un buon scivolatore che volava con la neve molle, ma nel corso degli anni ho imparato a sciare anche su neve dura. Odio le ondulazioni e la scarsa visibilità, mi trovo a meraviglia sui salti. Se potessi tornare indietro, avrei migliorato la tecnica, soprattutto nelle curve". HOBBY E CURIOSITA': "Dai sei agli otto anni ho giocato a Hockey a Cortina, poi mi sono stufato perchè dovevo tornare a casa a piedi con un borsone pesantissimo visto che i miei genitori lavoravano e non potevano venire a prendermi. Così ho mollato tutto e sono passato allo sci". STORIA AGONISTICA: "Mia mamma Adriana era una grande appassionata di sci e mi portò sulle piste a cinque anni, anche se per un pò di tempo ho diviso la passione con l'hockey su ghiaccio. Io e mia sorella Katia eravamo due pesti e ci tesserammo per lo Sci Club Cortina. Vinsi la prima gara a 15 anni, ricordo che era uno di quei trofei sponsorizzati dalle aziende che producevano bibite, ma fui felicissimo perchè mi misi alle spalle gente parecchio più vecchia di me e contemporaneamente mia sorella vinse in campo femminile. In Coppa del mondo esordii nel 1988, mi piazzai cinquantaquattresimo con il pettorale 81. Le vittorie più belle? Direi Cortina, Kitzbuehel, Kvitfjell, Are. Nel corso della carriera ho passato parecchi momenti bui: nel 1991, in un incidente stradale, mi ruppi clavicola destra, scapola, zigomo; nel 1992 è toccato alla caviglia destra rompersi; a Wengen, nell'anno del mio successo (1997, ndr), finii per terra dopo il traguardo finendo sotto le protezioni e solo dopo cinque anni ho scoperto che nell'occasione mi procurai una piccola frattura di una vertebra mai diagnosticata. L'ultimo guaio in ordine di tempo risale a due stagioni orsono, con quella strana pubalgia che si è poi rivelata essere una piccola lesione del tendine. E adesso la schiena fatica a damri tregua". ( da fisi.org)
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