Per problemi organizzativi locali è stato spostato al 29 agosto l'appuntamento con la prima edizione di "Storie di cantautori", a Filetto, in provincia di Chieti, dedicata a "Il mondo di Piero Ciampi", con il concerto di Claudio Lolli. La manifestazione era prevista il 3 agosto 2006.
3 agosto 2006 - Filetto (CH) con Claudio Lolli in concerto "Storie di cantautori" si propone di ripercorrere la storia e le storie della canzone d’autore italiana attraverso le testimonianze dei protagonisti e degli osservatori, associando al momento convegnistico un concerto. La manifestazione è organizzata dal Comune di Filetto, con il patrocinio della Presidenza del Consiglio della Provincia di Chieti. La direzione artistica è di Enrico Deregibus, la direzione organizzativa di Valentino di Carlo.
La prima edizione è dedicata a Piero Ciampi, artista maledetto e misconosciuto che ha lasciato segni profondi nella canzone italiana. L’appuntamento è per il 3 agosto a Filetto, in provincia di Chieti, un borgo medievale immerso nel verde. Nel pomeriggio si svolgerà un convegno, aperto dalla proiezione di un film-documentario su Ciampi. In serata avrà luogo un concerto di Claudio Lolli. Il programma
Ore 17.30 Proiezione del film-documentario "La morte mi fa ridere, la vita no. Piero di Livorno" di Claudio Di Mambro, Luca Mandrile, Umberto Migliaccio
ore 18.30 Convegno-dibattito su Piero Ciampi con: - Claudio Lolli (uno dei massimi esponenti della canzone d’autore italiana, che a Ciampi ha dedicato un brano di grande intensità: "I musicisti di Ciampi");
- Ugo e Leonardo Marcheselli (responsabili del Circolo Ciampi di Senigallia); - Enrico Deregibus (giornalista musicale).
Ore 21.30 Claudio Lolli in concerto
con Paolo Capodacqua GLI ARTISTI, IL FILM, IL LUOGO
PIERO CIAMPI Piero Ciampi nasce il 28 settembre 1934 a Livorno. Interrompe gli studi di ingegneria e si dedica, assieme ai suoi fratelli, alla musica. Durante il servizio militare a Pesaro conosce Gianfranco Reverberi. Dopo tante serate passate a suonare nei locali di provincia, si trasferisce a Parigi. I primi dischi li incide, a cavallo tra il 1960 ed il 1961, con il nome di Piero Litaliano, per l'etichetta Bluebell. Successivamente passa alla CGD. Esce il suo primo LP con risultati negativi sia in termini di pubblico che di critica. Fa una breve esperienza come direttore artistico della Ariel che chiude nel 1965. Successivamente l'incontro con Gianni Marchetti che lo avvicina alla Rca. Tra il 1971 ed il 1973 escono due LP, uno proprio ed uno con una raccolta di canzoni per la giovane cantante livornese Nada. Nel 1975 esce, per la RCA una antologia contenente brani dei suoi precedenti Lp con due pezzi inediti e, successivamente, un nuovo album doppio. Con gli anni aumenta sempre di più la sua conflittualità con il mondo musicale italiano che, d'altro canto, contraccambia con distacco e diffidenza. Da ricordare la sua apparizione in Rai, nel 1977, con lo special "Piero Ciampi, no!", mandato in onda in orario impossibile dove Ciampi appare visibilmente ubriaco. Scompare il 19 gennaio 1980.
CLAUDIO LOLLI E' uno dei più rappresentativi autori della canzone italiana, dalla maggior parte di molti suoi illustri colleghi viene anzi considerato il "maestro" della canzone d'autore. A lungo legato/relegato dalla critica al cliché del cantautore generazionale, legato indissolubilmente alla rabbia, alle emozioni e alle delusioni di chi aveva vent'anni negli anni '70, Lolli continua in realtà ad incantare le platee, sempre piene di giovani e giovanissimi che accorrono ai suoi concerti, con la sua ironica e disincantata altissima poesia, che continua, senza età, a gettare un'occhiata affilata sul mondo più o meno vicino, lasciandoci la briga di raccoglierla e di continuare a sognare e soffrire, noi esseri vivi e pensanti, ascoltando le sue sempre nuove sempre splendide canzoni. Nel 1998 gli viene assegnato il Premio Ciampi alla carriera. A trent’anni esatti dall’uscita dello storico capolavoro "Ho visto anche degli zingari felici" (7 aprile 1976), è uscito il 7 aprile 2006 nei negozi e nelle librerie "La scoperta dell'America", il nuovo album di Claudio Lolli, prodotto e distribuito da Storie di Note. Si tratta del primo disco di inediti del cantautore dopo oltre otto anni, periodo in cui il "maestro" bolognese ha comunque dato alla luce due cd ("Dalla parte del torto" e il "remake" di "Ho visto anche degli zingari felici" con Il Parto delle Nuvole Pesanti, entrambi per Storie di Note) ed un libro di poesie ("Rumore rosa" per Stampa Alternativa), oltre ad aver avuto la sua storia intellettuale ed artistica raccontata nel libro biografico "La terra, la luna e l’abbondanza" di Jonathan Giustini (Stampa Alternativa).
"LA MORTE MI FA RIDERE, LA VITA NO. PIERO DI LIVORNO" Un film- documentario di Claudio Di Mambro, Luca Mandrile, Umberto Migliaccio, Italia, 2005, 60', Beta SP
"Io sono il più grande, perché mi posso permettere di prendere 300.000 Lire a sera e mandare un altro a cantare al mio posto. Tanto nessuno sa chi è Piero Ciampi". Questo film racconta chi era Piero Ciampi, cantautore incazzato perché anarchico, comunista e livornese, attraverso le testimonianze di chi ha condiviso con lui la poesia, la musica e le serate alcoliche. Il film è stato realizzato da TodoModo, un gruppo di filmaker indipendenti, composto da Claudio Di Mambro, Luca Mandrile, Umberto Migliaccio e Marco Venditti, che ha all’attivo diversi lavori documentari, accomunati dalla stessa attenzione per le storie marginali e spesso dimenticate. FILETTO
Sorge su un colle tra i torrenti Dendalo e Venna. Borgo di origine medioevale, le prime notizie storicamente certe risalgono al XII sec. Per il nome Filetto, forse, si può risalire alla celebre famiglia dell’antica Anxanum, la famiglia De Lecto, di cui un qualche figlio potrebbe aver dato origine al paese del "filius lecti". La storia di Filetto per le testimonianze che si hanno può iniziare solo nel IX sec. Nel 1269 il feudo di Filetto fu donato da Carlo D’Angiò a Bertrande Bens di Provenza. La vita di Filetto continua sotto la dinastia Aragonese e poi Spagnola. Una terribile pestilenza nel 1656 decimò la popolazione e fino al 1860 non ci sono avvenimenti degni di nota. Tra la fine dell’800 e l’inizio del ‘900 iniziò il fenomeno dell’emigrazione, inoltre durante la seconda guerra mondiale il paese fu colpito dalla rabbia tedesca. Nell’immediato dopoguerra Filetto fu completamente ricostruita. "Storie di cantautori"
Filetto (CH) – 3 agosto 2006 Prima edizione
Informazioni per il pubblico: v.dicarlo@provincia.chieti.it - 338-2567377