Ventuno partner di undici paesi per la crescita del settore agricoloFORMATORI D’EUROPAPresentato ad Ancona il progetto DEARs.net promosso da Regione Marche e Sviluppo Marche spa
È stato presentato nella mattinata di oggi, venerdì 10 novembre, al Grand Hotel Palace di Ancona il progetto DEARs.net, promosso da Regione Marche e Sviluppo Marche SpA. Inserito nel Programma europeo Leonardo da Vinci II, il progetto ha lo scopo di condividere e sviluppare tra paesi europei i metodi formativi più efficaci per generare una crescita significativa nel settore agricolo in termini di competenze, innovazione e produttività.
Di durata biennale, il progetto DEARs.net (European Networking to strengthen Agricolture and Rural Development enhancing skills) costruirà una Rete europea capace di innalzare le competenze dei formatori, aumentando la loro capacità di trasferire nuovi saperi agli imprenditori impegnati nel settore agricolo. DEARs.net prevede l’impiego di fondi per 598.928 euro, di cui 285.203,50 euro provenienti dalla Comunità europea e i restanti 313.724,5 impiegati dai partner del progetto (di questi 40.000 sono messi a disposizione dalla Regione Marche).
Punti di forza del progetto l’ampiezza e l’alto profilo del partenariato: coinvolti undici paesi europei (oltre all’Italia, Polonia, Spagna, Francia, Lituania, Romania, Bulgaria, Irlanda, Scozia, Slovacchia e Grecia) con ventuno soggetti, tra cui le maggiori istituzioni scientifiche e tecniche del settore, come l’Istituto agronomico di Bari, la Facoltà di Agraria dell’Università Politecnica delle Marche, le Agenzie nazionali per lo sviluppo di Lituania e Slovacchia; organizzazioni all’avanguardia nella formazione, come la Foundation Open Society Institute di Sofia, e le quattro associazioni di categoria nazionali: Coldiretti, Confederazione italiana Agricoltori, Copagri e Confagricoltura.
Sul coinvolgimento degli attori territoriali ha insistito Roberto Tontini, amministratore unico Svim: “Lo sviluppo si costruisce insieme: istituzioni, università, imprese, associazioni di categoria. A queste ultime in particolare il progetto presta grande attenzione: sono loro che dialogano con le aziende, motori dello sviluppo rurale”.
“Come Regione Marche siamo convinti che il mondo rurale meriti più attenzione – ha aggiunto l’assessore regionale alla Formazione Ugo Ascoli -, non solo per le sue capacità produttive, ma per il ruolo essenziale che svolge nell’equilibrio e nello sviluppo di un territorio. E la Formazione è la leva strategica per modernizzarlo”.
Per Marco Pacetti, rettore dell’Università Politecnica delle Marche, l’importanza del progetto risiede principalmente nel suo essere “glocal”: “Da una parte – ha detto Pacetti-, punta all’internazionalizzazione delle conoscenze, dall’altra allo sviluppo del territorio agricolo locale”.Sono intervenuti, tra gli altri, il direttore generale Svim Francesco Marchesi, il dirigente del Servizio Istruzione Formazione e Lavoro della Regione Marche Mauro Terzoni, il tutor di progetto dell’Agenzia nazionale Leonardo Da Vinci Rossano Arenare e i rappresentanti dei partner esteri.
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