QUESTIONE DI CIVILTA'
MONDO DEL “CALCIO”
di Tarcisio Moroni*
Sono un appassionato di calcio e pertanto lo seguo tramite la stampa e nei vari dibattiti televisivi. Da sempre esiste il problema della violenza negli stadi e fuori. Da sempre i buoni propositi non sono serviti a nulla. E' assurdo che per far svolgere una partita di calcio occorrono migliaia di agenti delle forze dell'ordine al fine di limitare gli scontri tra “tifosi”. Le forze dell'ordine hanno altro a cui pensare, non al calcio. E poi quanto costa allo Stato questo servizio? senza considerare che anche gli agenti dell'ordine pubblico, alla domenica preferirebbero stare in famiglia. I “ tifosi “ violenti considerano gli stadi e dintorni “zona franca” dove possono sprigionare la loro aggressività. Per eliminare realmente la violenza nel calcio, ho studiato un semplice progetto articolato in tre punti, che è il seguente: 1° Allo stadio si entra soltanto azionando una tessera magnetica a scalare “nominativa” (tipo Viacard autostrade o carte di credito). Tessera a prezzi popolari ( 50% in meno rispetto ai prezzi attuali) per favorire i veri appassionati e tessere gratuite per i ragazzi fino a 14 anni. L'ordine pubblico verrà garantito dalla Società ospitante tramite agenzie private, oppure con dei volontari selezionati dalla Società, i quali avranno come premio la tessera gratis. Qualora si verificassero atti incivili (vedi striscioni che incitano alla violenza o slogan politici), verrà inflitta alla Società ospitante una penalità di disputare un numero di partite a porte chiuse. 2° Abolizioni delle trasferte. La Società di calcio quando gioca in trasferta, per favorire i propri tifosi, potrà allestire una o più piazze nella propria città con uno schermo gigante dove si potrà assistere alla partita. Inoltre, per il periodo invernale, potrebbe sondare la possibilità che una sala cinematografica della propria città possa trasmettere dalle 15,00 alle 17,00, su uno schermo gigante, la partita a tariffa concordata e sotto la propria responsabilità. 3° La Società ospitante ha l'obbligo di ospitare nella propria sede, in orario concordato, la squadra ospite con la cortesia di illustrare da parte di un dirigente della Società ospitante la propria storia e le attività che svolge allo scopo di rafforzare l'amicizia tra squadre. Se questo avvenisse, si farebbe un grande salto di civiltà. Quanti genitori trascorrerebbero le domeniche più sereni sapendo che i loro figli appassionati di “calcio” non possono avventurarsi in trasferte, senza considerare poi il costo? Quanti agenti della pubblica sicurezza avrebbero la possibilità di trascorrere la domenica in famiglia? In una Società come la nostra dove la giustizia non fa giustizia dove la malavita è immortale dove alcune città vengono ornate da “immondizia” dove certi privilegi vergognosi vengono considerati conquiste, questo mio progetto è da considerare “demenziale”!!
*Tarcisio Moroni(Ricercatore Politico Solitario)
|