A MENO 22 GIORNI DALLA CERIMONIA DI APERTURA E APPENA DUE DALLA PUBBLICAZIONE DEFINITIVA DEGLI ELENCHI DI ATLETI E SQUADRE PARTECIPANTI. SVELATE LA SCENEGGIATURA E I PROTAGONISTI DELLA CERIMONIA; FABRIZIA D’ OTTAVIO, SINDACO DEL VILLAGGIO MEDITERRANEO; SULLE MEDAGLIE IL GUERRIERO DI CAPESTRANO
dall’inviato Sergio Conti
ROMA- «L’ Italia farà una brillante figura davanti al mondo, del resto c’ è in gioco il nostro primato nel medagliere dei Giochi del Mediterraneo». Il presidente del Coni Gianni Petrucci ieri ha aperto con queste parole la conferenza alla sala d’ Onore del Coni, appuntamento atteso dalla stampa sportiva e non per conoscere tutti i dettagli su Pescara 2009, le miniolimpiadi a 23 nazioni che si disputeranno dal 25 giugno al 5 luglio prossimi in oltre 30 impianti sparsi in Abruzzo. Un uditorio gremito, tra inviati della carta stampata e delle tivù e rappresentanti delle decine di federazioni coinvolte. Quello di Mario Pescante è stato l’intervento più lungo: un’ appassionata difesa dei Giochi pronunciata da abruzzese, parlamentare e uomo di istituzioni sportive di lungo corso. Il commissario straordinario nominato dal governo ha detto che «a rendere realtà Pescara 2009 è stata una squadra compatta, che ha saputo tenere la politica alla debita distanza. L’ Abruzzo» ha aggiunto riferendosi anche al terremoto del 6 aprile, «si affaccia a questo evento con orgoglio, unità d’ intenti e volontà di rinascere. Tra 23 giorni convergerà qui il gotha dello sport mondiale, un risvolto che già da solo avrebbe determinato il governo a scartare l’ opzione della rinuncia, capitalizzando invece –come si sta già facendo- sulla simpatia che l’ Italia riscuote tra i Paesi che affacciano sul Mediterraneo, in particolare nel mondo arabo”. Pescante ha rimarcato, tra gli applausi, il messaggio di pace che i Giochi arrecano «in un contesto in cui non si può applicare la ‘tregua olimpica’ vigente nella Olimpia di 2700 anni fa, ma almeno i popoli ritrovano nello sport una comunanza di valori altrimenti smarriti in relazioni tese, e in qualche caso si parlano: il Mediterraneo è un ponte tra civiltà». Pescante ha annunciato per lunedì una visita in Abruzzo. Al «Villaggio Mediterraneo» di Chieti il commissario straordinario potrebbe certificare l’ apertura della struttura che ospiterà circa 6mila persone, mille in più del previsto. E ha anticipato che il Villaggio sarà l’alloggio, a partire dal 7 luglio (due giorni dopo la chiusura dei Giochi), di 5mila giornalisti accreditati per il G8.
«Il governo va ringraziato per aver dato corso alla promessa di pareggio del bilancio dei Giochi», è stata la conclusione, «e in particolare i ministeri di Difesa, Interni, Finanze e Protezione civile».
Il sottosegretario allo Sport, Rocco Crimi, si è unito a Pescante nell’ apprezzamento per il ruolo svolto da Sabatino Aracu, il parlamentare abruzzese oggi presidente onorario del Comitato organizzatore dopo esserne stato il numero uno. «Grazie a Aracu», ha detto Crimi, si cominciò dieci anni fa a parlare di una candidatura di Pescara in un clima di diffidenza.
Alfredo Castiglione, vice presidente della giunta regionale abruzzese, a nome anche del presidente Gianni Chiodi ha definito l’ Abruzzo «Regione colpita al cuore, ma i Giochi faranno capire di che pasta è fatta la nostra terra. Pescara 2009 unirà attraverso il mare, nel dialogo. Vi accoglieremo a braccia aperte”, ha concluso tra gli applausi. Raffaele Pagnozzi, segretario generale del Coni, ha sciorinato cifre fondamentali per capire l’importanza della manifestazione. «Per le 29 discipline in lizza», ha detto, «I Giochi italiani fanno segnare il record, mentre le oltre 700 persone della comitiva italiana battono la presenza alla scorsa edizione spagnola di Almeria, dove erano meno numerosi i nostri atleti, 418 in tutto».Compagine di primo piano, quella italiana, che difatti presenterà atlete e atleti già medagliati in ambito olimpionico. Pagnozzi ha annunciato che il calcio nostrano sarà rappresentato dalla nazionale under 20 allenata da Francesco Rocca, di seguito impegnata nei mondiali in Egitto. Di nota, secondo Pagnozzi, «è il torneo di pallanuoto assegnato a Pescara, città di grandi tradizioni nella disciplina, che vedrà un confronto a alti livelli data la statura degli elementi in gioco. Nel lotto delle nostre atlete, per esempio, abbiamo molte plurimedagliate alle Olimpiadi, come Idem, Pellegrini, Vezzali e Grambassi per citarne solo alcune. Coincidenza più che felice», ha osservato, «è la sequenza tra i Giochi e, il mese successivo, i mondiali di nuoto qui a Roma: garanzia che i migliori saranno a Pescara all’apice della forma». Roberto Fabricini, vice commissario dell’organizzazione di Pescara 2009, ha dato notizie aggiornate dalle federazioni dei 23 Paesi partecipanti. «Sarà un’ edizione da record, con oltre 4mila atleti, più che a Almeria». Tra le ultime, l’assenza già ufficiale della nazionale di calcio del Marocco e della nazionale libica di pallanuoto: i gironi verranno riformulati con nuovi sorteggi. Tra le assenze in campo italiano spicca quella della nazionale di pallavolo maschile, che verrà rimpiazzata da una rosa di rincalzo. Citati i “test event” tenuti a Pescara nelle ultime due settimane: il Top Club Challenge di atletica leggera nel rinnovato stadio Adriatico e i campionati italiani assoluti di nuoto all’impianto Le Naiadi. Per il direttore generale del Comitato organizzatore, Mario Di Marco, si tratta di «una sfida per l’ Abruzzo, ma alla fine dei Giochi rimarranno impianti che faranno della regione una ‘svizzera’ degli impianti sportivi, all’ avanguardia e sicuri. Abbiamo messo in rete», ha spiegato, «le quindici cittadine che con un impianto ospitano i giochi: informazioni e statistiche viaggeranno in tempo reale». Di Marco ha sottolineato la nuova veste dello stadio Adriatico. «Pensate», ha osservato, «a un vero e proprio stadio olimpico in una regione che conta poco più di un milione di abitanti, pari appena a un quartiere di Roma». Quasi il 40 per cento dell’ intero budget, difatti, è stato impiegato nella ristrutturazione e messa a norma. “Opere”, ha detto, «per lo più progettate e realizzate da cervelli e mani abruzzesi, una tradizione che continua nel ricordo di quelli che non ci sono più, ha chiuso con una punta di commozione riferendosi alle vittime del terremoto».
Marco Del Checcolo, direttore generale dell’ Area Media in seno al Comitato organizzatore, ha condotto i lavori della conferenza mentre Paolo De Angelis, coordinatore esecutivo, ha presentato la campagna di comunicazione. La conferenza era attesa per le anticipazioni sulla cerimonia di inaugurazione, in programma all’ Adriatico il 26 giugno, illustrate da Marco Balich, presidente di K-Events e produttore esecutivo della cerimonia. Omaggio al capoluogo L’Aquila, il giorno precedente avrà inizio la “cerimonia dell’acqua”: un’anfora di ceramica di Castelli verrà riempita alla Fontana delle 99 Cannelle da Romina, la mamma del primo neonato a vedere la luce alle 4 del mattino del 6 aprile scorso, mezz’ ora dopo il terremoto. L’ anfora viaggerà tra i Comuni sconvolti dal sisma per congiungersi all’ acqua del Mediterraneo che giungerà da ognuno dei Paesi partecipanti bagnati dal mare. Presentati anche i nuovi sponsor di Pescara 2009: Telecom Italia e San Carlo, che si aggiungono a quelli già noti Elleffe e Santa Croce e alle sponsorizzazioni istituzionali dell’ Unione Europea, della Regione Abruzzo e della Provincia di Pescara.