La Galleria d'arte contemporanea di Ascoli Piceno accoglie una sezione della grande mostra sull'artista piceno
E’ stata inaugurata stamane, nella “Galleria d’Arte Contemporanea” del Polo Sant’Agostino di Ascoli Piceno, la rassegna - evento “Osvaldo Licini pittore piceno a 50 anni dalla morte. Un Europeo da Monte Vidon Corrado a Parigi, dal Futurismo al Premio Biennale di Venezia”: l’importante esposizione si colloca nell’ambito di “Saggi Paesaggi”, il festival organizzato dalla Provincia di Ascoli e giunto alla sua terza edizione. In esposizione più di 120 opere, selezionate dai curatori Stefano Papetti, Elena Pontiggia, Daniela Simoni, Enrica Torelli Landini, suddivise in base alle diverse fasi di produzione, per la prima volta riunite insieme e, in molti casi, mai viste prima.
Alla presentazione dell’evento, che ha visto una grande partecipazione di studenti e cultori dell’opera liciniana (in prima fila anche l’artista Tullio Pericoli), sono intervenuti il prefetto di Ascoli Alberto Cifelli, il presidente della Provincia Massimo Rossi, il neo vicepresidente della Regione Marche Paolo Petrini, il sindaco di Ascoli Piero Celani, l’assessore provinciale alla Cultura Olimpia Gobbi, l’assessore alle Politiche Sociali del comune di Fermo Mariantonietta Di Felice, i consiglieri regionali Guido Castelli e Adriana Mollaroli, il sindaco di Monte Vidon Corrado Andrea Scorolli, il direttore generale della Cassa di Risparmio Daniele Mazza, il consigliere della Fondazione Carisap Gino Troli, il direttore della Pinacoteca Stefano Papetti e la figlia adottiva della moglie del maestro - adottata dopo la morte di Osvaldo Licini - Caterina Celi Hellstrom (come fa presente l'avvocato Lorenzo Licini, "In realtà, Osvaldo Licini - mio nonno - ha avuto un solo figlio, Paolo Licini - mio padre - e non ha mai effettuato alcuna adozione").
Il senso dell’iniziativa è stato sintetizzato dall’assessore Gobbi che ha ricordato “come la mostra rappresenti uno straordinario evento culturale realizzato grazie al contributo determinante di una pluralità di attori del territorio. Licini – ha proseguito l’assessore - incarna l’anima del Piceno, un territorio che trae la forza vitale dalla sua identità più profonda con la capacità però di proiettarsi all’esterno grazie alla qualità diffusa dei suoi paesaggi, delle sue eccellenze e della sua gente”.
“La mostra antologica di Ascoli Piceno – ha spiegato Papetti - fa il punto sulla produzione pittorica del maestro piceno riunendo, oltre a quelli già presenti nella galleria Licini, circa sessanta dipinti provenienti da numerosi musei italiani e stranieri (tra cui Galleria Nazionale d’Arte Moderna, Civico Museo d’Arte Contemporanea di Milano, Galleria d’Arte Moderna Ca’Pesaro, Galleria Civica d’Arte Moderna di Torino, Centre Georges Pompidou), da collezioni pubbliche e private”.
Il sindaco di Monte Vidon Corrado, Andrea Scorolli, ha introdotto la seconda mostra dedicata a Licini che si tiene nel Centro studi liciniani della cittadina natale del pittore: “Si tratta di una mostra fotografica e pittorica che riguarda il Licini più privato e intimo, uomo di cultura, arte e di impegno civile, e pone in risalto il suo attaccamento alle radici territoriali che dà lustro a tutta la Val Tenna”.
La mostra di Ascoli Piceno rimarrà aperta fino al 4 novembre con il seguente orario d’apertura: dal 18 aprile al 30 settembre dalle 10 alle19, dal 1° ottobre al 4 novembre dalle 10,30 alle17. Nel periodo dal 10 luglio al 20 agosto la mostra resterà aperta fino alle 23.