Stangatina: solo la Juve in B, ma le polemiche non si placano
La Juventus in serie B con 17 punti di penalizzazione, Fiorentina, Lazio, Milan in serie A con, rispettivamente, 19, 11 e 8 punti di penalizzazione: questa la sentenza della Corte Federale letta ieri dal presidente Piero Sandulli nella sala allestita al Parco dei Principi di Roma. Confermati i due scudetti (2004/2005 e 2005/2006) tolti alla Juve e i cinque anni di inibizione per Moggi e Giraudo, ritenuti i primi colpevoli dello scandalo calciopoli.
Non si sono fatte attendere le reazioni. La Juventus non ci sta ad essere l'unica società punita, così si sono espressi il presidente Giovanni Cobolli Gigli ("la sentenza non può essere ritenuta equilibrata, trovo grave e totalmente ingiustificata questa diversità di metodi di giudizio che separa la Juve dalle altre squadre"), Giraudo ("intendo andare avanti fino alla fine in tutte le sedi possibili") e persino Gianluca Pessotto dal letto d'ospedale ("hanno punito solo noi"). Non ci sta neanche Della Valle che, non soddisfatto della riduzione della pena per la sua Fiorentina, dice "vogliamo giocare la Champions che abbiamo conquistato sul campo". Stando così le cose, in Champions League andranno infatti Inter e Roma direttamente, Milan e Chievo passando dai preliminari. La sentenza lascia infatti il Milan in Champions League, in quanto il -30 inflittogli porterebbe il club rossonero a 58 punti (aveva chiuso il campionato ad 88) e quindi al terzo posto in classifica, viste le contemporanee penalizzazioni di Juve, Fiorentina e Lazio. Neanche a Milano sono soddisfatti però; il capo indiscusso della curva rossonera Giancarlo Capelli non nasconde la sua delusione: "ci aspettiamo, e pretendiamo, un'assoluzione piena".
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