Giorgio Napolitano è l’undicesimo Presidente della Repubblica
Il voto decisivo è arrivato al quarto scrutinio dopo due giorni spesi in ipotesi di trattativa tra maggioranza e opposizione. 543 voti per il senatore a vita Giorgio Napolitano, 505 il quorum richiesto. Poco prima delle 13 un lungo applauso di tutti (o quasi) i grandi elettori ha segnato il momento decisivo, quello del superamento della soglia dei voti richiesti. A sostegno di Napolitano ha votato l’Unione mentre la Cdl ha deciso di votare scheda bianca con l’eccezione di Marco Follini, ex segretario dell’Udc, che ha dichiarato il proprio voto per Napolitano e della Lega che ha votato Umberto Bossi. La proclamazione da parte del presidente della Camera Fausto Bertinotti è avvenuta intorno alle 13,15: “Il nostro augurio più intenso al Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano”. “Un grazie a tutti voi” sono state le prime parole del nuovo capo dello Stato, pronunciate a Palazzo Giustiniani dove il presidente della Camera, accompagnato dal presidente del Senato Marini, gli ha letto il verbale di proclamazione. Il giuramento del nuovo Capo dello Stato è previsto per lunedì prossimo alle 17. Due ore prima, alle 15, Carlo Azeglio Ciampi formalizzerà le sue dimissioni. Intanto arrivano i commenti dei leaders. Romano Prodi è soddisfatto “Sarà il presidente garante di tutti gli italiani”. “ Tanti auguri a Napolitano. Auspichiamo che svolga il suo ruolo con imparzialità”. Questo è il commento secco di Berlusconi. Fassino si dice felice, commosso, emozionato per l’elezione al Quirinale di Napolitano: “Come ex dirigente del Pci è il riconoscimento di una grande storia”.Infatti Giorgio Napolitano è il primo ex comunista a salire al Colle, dopo essere stato il primo dirigente del Pci nella storia d’Italia a ricoprire la carica di Ministro dell’Interno nel governo Prodi dal ’96 al ’98. E nel ’92 era già stato presidente della Camera. Fattore K e guerra fredda addio per sempre.
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