Le vere emergenze dell’Italia, sicurezza sui posti di lavoro, sicurezza sulle strade, aggiungerei anche, salari e pensioni troppo basse.
31/08/2008 - Viviamo in un periodo e in un sistema sociale, in cui la ricchezza del paese viene distribuita in modo che i ricchi diventano sempre più ricchi, e i poveri sempre più poveri, pensioni e salari sono del 25% in meno della media europea, invece tante altre categorie si sono arricchite e stanno ai primi posti.
Cari pensionati, cari lavoratori dipendenti, dobbiamo alzare la testa, darsi una mossa in più, impegnarci e prendere di petto il problema, per invertire velocemente la rotta, per fare in modo che quello che produce il nostro bel paese Italia, venga distribuito più equamente, per far si che pensioni e salari siano più alti, e tante famiglie si possano permettere di arrivare a fine mese. Dobbiamo dire con forza al governo, questa è una vera emergenza da affrontare e da risolvere subito. L’Italia è il paese europeo dove il divario tra ricchi e poveri è il più elevato.
Pensionati en lavoratori, per effetto dell’inflazione alta, sono costretti a pagare più tasse, perché non c’è il ricupero dell’inflazione reale su pensione e salari. Allora cari lavoratori e pensionati chiediamo con coraggio, alla classe dirigente del paese, a chi ci governa , la ricostruzione dei salari e pensioni, per ricuperare il potere d’acquisto perduto, e per far si che tante famiglie possano stare un po’ meglio.
Sicurezza sui posti di lavoro, è diventata drammatica, una vera emergenza nazionale, abbiamo il primato negativo in Europa, l’Italia è il paese dove ci sono più infortuni sui posti di lavoro. Qui cari governanti, care istituzioni, care associazioni, cari lavoratori, tutti insieme abbiamo il dovere morale di prendere coscienza del dramma degli infortuni sui posti di lavoro, e prendersi la responsabilità, e con grande impegno, per risolvere il problema, per salvaguardare la dignità dei lavoratori, delle persone, e soprattutto per salvare tante vite umane, e sul posto di lavoro si possa andare per guadagnare il pane per vivere, e non per morire.
Incidenti stradali, altra grande emergenza nazionale. Siamo soliti aprire i telegiornali e giornali,vedere e leggere, tutti i giorni drammatiche notizie di cronaca, di paurosi incidenti stradali, che spesso costano la vita giovani meno giovani e bambini. Le cause sono quasi sempre le stesse, ovvero alta velocità, abuso di alcool, e di droghe, distrazione e non rispetto del codice stradale. Anche su questo tema è urgente prendere coscienza, e mettere in atto tutte le strategie possibili per prevenire, limitare, evitare, incidenti stradali. Le forze dell’ordine intensificare i controlli, e chi trasgredisce le leggi, e mette a rischio la propria vita e quella degli altri, deve pagare severamente. Anche su questo tema , bisogna che tutti insieme, forze dell’ordine, governo, istituzioni, cittadini, mettere in atto velocemente sistemi di prevenzione, promuovere anche nuovi stili di vita meno frenetica, per salvaguardare la salute delle persone, e della vita.
Cari governanti, queste sono alcune delle vere emergenze nazionali, da affrontare prioritariamente, urgentemente da subito.
Nel nostro bel paese, ce ne sono altre emergenze, anche queste molto importanti. Lavoro precario, la mafia, la mala vita organizzata, l’evasione fiscale. Poi lasciatemelo dire c’è bisogno di molta più attenzione per i più deboli, per i più bisognosi, dagli anziani non autosufficienti, ai malati, ai bambini, ai diversamente abili. Qui va fatto qualcosa da subito per migliorare i servizi esistenti, poi creare nuovi servizi socio- assistenziali sul territorio, per cercare di renderli la vita meno difficile, di stare meglio, e di alleviare i loro disagi.
Un forte invito al governo, alla classe dirigente di questo paese, alle istituzioni nazionali e locali, ai sindacati, ai lavoratori ,ai cittadini, tutti insieme di prendere coscienza, delle vere emergenze del paese. Dai morti sul lavoro, ai morti sulle strade, dai servizi sociali per i più deboli, alle pensioni e salari troppo basse. Se ci metteremo con più impegno, con più responsabilità, per risolvere le vere emergenze della gente, potremo dire di avere fatto il nostro dovere da cittadini, di avere fatto la nostra parte per fare stare meglio tanti bisognosi, e per salvare tante vite umane, e reso la vita di tante famiglie più serena.
Potremo dire anche di aver contribuito a costruire una società, più equa, meno individualista, più solidale, con più giustizia sociale, più solidale, più accogliente, e di aver contribuito a fare la propria parte per costruire e raggiungere l’obiettivo di una società più giusta , piena di diritti e di valori veri, una società dove il valore della vita, sia messo al primo posto nella scala dei valori, una società in cui si possa vivere tutti un po’ meglio.
Francesco Lena