17/06/2009 - Marco Di Battista si presenta al pubblico nei prossimi mesi con formazioni consolidate e nuove collaborazioni. Se il duo con Marcello Sebastiani, l'Ozone Trio e il Tweens Jazz Quartet vedono il pianista pescarese esibirsi con alcuni dei suoi partner più consueti, la presenza di Di Battista in Tradizioni Progressive rappresenta per alcuni aspetti una vera e propria novità assoluta, anche se il rapporto con Luigi Candelori, leader del gruppo, risale alle prime esperienze professionali dei due musicisti. Le novità proseguiranno con la tournée che vedrà Marco Di Battista impegnato nel nuovo quintetto del chitarrista Dino Plasmati che terrà diversi concerti nei festival italiani nel mese di agosto e che avrà come ospite il sassofonista Michael Rosen.
Nelle prossime settimane saranno inoltre definiti i concerti di presentazione del CD Witch Hunt, registrato in duo con il sassofonista Carmine Ianieri: il disco, centrato sulle composizioni di Wayne Shorter, è stato pubblicato dalla JC Jazz Factory.
Marco Di Battista e Marcello Sebastiani si esibiscono in duo da anni con positivi riscontri di critica e di pubblico. Hanno suonato nell'edizione 2007 di Pescara Jazz e nei più importanti club italiani. Oltre ai concerti in duo, hanno collaborato in moltissimi contesti, in particolare nella registrazione del disco Pessoa di di Battista, in modo da affinare un'intesa solida che rende possibile il continuo gioco di improvvisazione del duo.
Marco Di Battista affronta, con l’Ozone Trio, i propri brani originali nella formazione canonica e sempre affascinante del piano trio. Il concerto si sviluppa intorno alle possibili interpretazioni del repertorio presente in Pessoa e Rosetta Stone, i dischi pubblicati dal pianista pescarese. Ad accompagnare Di Battista, la ritmica composta da Marco Di Marzio al contrabbasso e Pierluigi Esposito alla batteria: due musicisti giovani e di grande spessore espressivo, una base solida per le improvvisazioni del pianista, in grado di apportare la giusta energia alle aperture melodiche del repertorio.
Il Tweens Jazz Quartet ripercorre la letteratura degli standard, i brani celebri dei grandi maestri del jazz. Il quartetto esprime la propria personalità attraverso il rispetto della tradizione: il repertorio permette di trovare sempre nuove prospettive e la formazione mette in luce in modo naturale le tante possibiltà a disposizione con il suo stile elegante e lo spessore degli assolo. La denominazione del quartetto gioca, con una lieve nota ironica, sul comune spirito musicale dei quattro e lascia trapelare, già nel nome scelto, tutte le possibili implicazioni dell'incontro delle loro personalità e la profondità, umana e musicale, del sodalizio di Carmine Ianieri, Marco Di Battista, Giorgio Pelagatti e Paolo Pandolfi.
Tradizioni Progressive è un progetto che affonda le sue radici nei canti tradizionali abruzzesi e, in particolar modo, della provincia di Teramo: brani tramandati oralmente e che non hanno subito nessun tipo di codifica scritta. Temi ricorrenti di queste melodie il lavoro, le partenze, la pratica religiosa, le nenie per i bimbi. Il gruppo guidato dal chitarrista Luigi Candelori ha pubblicato nel 2006 il lavoro omonimo e, nei prossimi mesi, darà alle stampe il suo nuovo disco.