Otto per mille, a Grottammare gli studenti incontrano l’Etiopia
Quasi 400 studenti hanno partecipato all'incontro dedicato alla costruzione di due scuole in Etiopia
Era gremito stamane il “Teatro delle Energie” di Grottammare per vedere le immagini e ascoltare le impressioni di studenti, docenti e dirigenti che nel gennaio scorso accompagnarono in Etiopia il presidente Massimo Rossi a posare la prima pietra delle due scuole realizzate dalla Provincia con le economie dei fondi per l’edilizia scolastica.
La giornata, organizzata nell’ambito delle iniziative programmate dalla Provincia per celebrare il sessantesimo anniversario della dichiarazione universale dei diritti dell’uomo, ha visto infatti la presenza in platea di quasi 400 studenti provenienti da 8 diverse scuole della Provincia accompagnati dai professori e dai dirigenti scolastici.
Dopo la proiezione del video “Cose dell’altro mondo” introdotto da Alice Zazzetta, che ha girato e montato le immagini della missione in Etiopia, ha preso la parola il sindaco di Grottammare Luigi Merli. Ricordando “il tanto superfluo che in questi anni abbiamo ritenuto necessario”, Merli ha sottolineato che “l’uomo che ha fame non è libero” ed ha portato ad esempio, per contrasto, i 65 milioni di telefonini e i 40 milioni di automobili degli italiani.
Nel suo intervento, il presidente della Provincia Massimo Rossi ha evidenziato che già 400 bambini fruiscono delle due scuole costruite dalla Provincia e ha posto l’accento su come il futuro del mondo civilizzato e quello dei paesi poveri siano strettamente legati. “Nel mondo ci sono circa 800 milioni di bambini che non hanno accesso all’istruzione primaria e 900 milioni di persone che vivono con meno di un dollaro al giorno – ha detto Rossi – non può sfuggire a nessuno che non può esserci futuro per noi se non risolveremo i nostri problemi insieme a quelli degli altri”. E’ stato poi il turno dell’assessore all’Edilizia scolastica Ubaldo Maroni che a settembre si recò in Etiopia per la consegna delle scuole. Maroni ha ripercorso le tappe del progetto mostrando dati, immagini e video degli ultimi 9 mesi e ha annunciato che la Provincia continuerà a costruire scuole e convitti dotandoli di pannelli solari perché “anche un solo cerino può sconfiggere tutto il buio del mondo”.
Sono quindi intervenuti il presidente del North Gondar Agegnehu Teshager Gessesse e quello del West Belesa Gemberu Molla: “Siamo venuti a dire grazie alla gente e alla Provincia di Ascoli Piceno – ha detto Mr. Gessese - con cui abbiamo già firmato un ‘memorandum of understanding’ per rafforzare i nostri buoni rapporti e collaborare insieme a diverse attività come lo sviluppo agricolo, la protezione dei corsi d’acqua e la salvaguardia degli ambienti naturali. Tutti stiamo lavorando per ridurre il grande divario che ancora permane tra l’Africa e l’Europa”.
Sono poi saliti sul palco gli otto ragazzi che a gennaio si sono recati in Etiopia con il presidente Rossi: Lorenzo Cannavicci e Igino Riti del Liceo Scientifico “Orsini”di Ascoli Piceno, Francesco Meneghetti e Lorenzo Alessi dell’ITCGT di Fermo, Cristiana Esposto e Giulia Moscardelli dell’ITG “Fazzini-Mercantini” di Grottammare, Eros Ciuca e Fabio Tavoletti dell’Ipsia di San Benedetto del Tronto. “A quasi un anno dal viaggio ho ancora forte in me l’immagine di gioia dei bambini quando abbiamo cominciato la costruzione – ha commentato Lorenzo Cannavicci – ma ho anche visto le pessime condizioni in cui vivono e la baraccopoli che loro chiamano ospedale”. “Non credevo, ma a distanza di tempo mantengo ancora un ricordo vivo dell’esperienza e delle persone che abbiamo incontrato – ha detto invece Giulia Moscardelli - Tutti dovrebbero andare in Africa per rendersi conto che questa popolazione così bella, umile e generosa ha davvero bisogno di aiuto”. La mattinata si è conclusa con i brevi interventi dei dirigenti scolastici Anna Maria Vecchiola, Graziella Pallottini e Rosanna Moretti che hanno accompagnato i ragazzi in Etiopia, della professoressa Roberta Cittadini e di Attilio Ascani, direttore della Comunità Volontari per il Mondo (CVM) di Porto San Giorgio, l’ONG che ha seguito le fasi pratiche di realizzazione del progetto.
Gli studenti hanno ascoltato con interesse tutti gli interventi e guardato con attenzione le immagini e i video proiettati. “E’ stata una fantastica mattinata in cui ho capito molte cose – ha detto Stefano Mori, della 2ªA dell’IPSSCT “Ceci”di Cupra – Sono stato davvero colpito dal calore che mr. Molla e mr. Gessese ci hanno dimostrato quando li abbiamo incontrati perché anche da questi gesti di apertura abbiamo molto da imparare”. “E’ una realtà completamente diversa, di cui oggi abbiamo avuto un piccolo assaggio senza poterla capire pienamente – ha osservato Giulia Gabrielli del 2°C dell’ITC “Capriotti” di San Benedetto - Oggi la scuola in Italia vive problemi importanti ma in Etiopia mancano penne, sedie e banchi. Il nostro impegno non deve essere quello di garantire loro un futuro ma di aiutarli ad avere le basi da cui costruire il loro progresso”.