Coldiretti Giovani Impresa: ci sentiamo traditi dalla Regione Marche
-“LA REGIONE MARCHE CI HA TRADITO, MA ANDREMO AVANTI PER OTTENERE I FINANZIAMENTI CHE CI SPETTAVANO” COLDIRETTI GIOVANI IMPRESA RILANCIA LA SFIDA Ancona, 2006-05-19 - “Ci sentiamo traditi dalla Regione Marche. La decisione di ricorrere al Consiglio di Stato e di bloccare nuovamente i nostri finanziamenti è stato un atto di arroganza, ma stavolta non intendiamo cedere”. E’ quanto hanno dichiarato gli imprenditori di Coldiretti Giovani Impresa intervenuti questa mattina all’incontro che Coldiretti Marche ha organizzato in Regione per illustrare il controricorso e ottenere la liquidazione dei fondi ingiustamente negati. “In molti avevano impostato un percorso imprenditoriale contando su quei soldi – ha spiegato Stefano Galli, rappresentante regionale -, ma ora si trovano a doversi affidare all’avvocato per veder riconosciuto un diritto acquisito. Non è accettabile, tanto più che poi si ci riempie la bocca di belle parole sul fatto di dare ai giovani opportunità di sviluppo. Se poi ci aggiungiamo gli ingiustificati ritardi delle liquidazioni delle pratiche Psr (agroambientali e investimenti aziendali); i ritardi nella stesura delle graduatorie per la legge zootecnica, e tante altre inadempienze, ci viene il sospetto che in Regione non abbia a cuore le sorti dell’impresa agricola”. “Il dialogo con la pubblica amministrazione è fondamentale per le imprese – ha aggiunto Isabella Silvestrini, imprenditrice di Urbania -, specie in un momento in cui occorre fare scelte forti come, ad esempio, quelle sull’agroenergia. Sulla faccenda dei premi di insediamento la Regione ha voluto però dare un segnale in direzione assolutamente contraria, e lo scontro è dunque inevitabile”. All’incontro hanno preso parte anche gli avvocati, il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli, e il presidente, Giannalberto Luzi. -PREMIO INSEDIAMENTO GIOVANI - LE TAPPE DELLA VICENDA · Alla primavera del 2004 la graduatoria della Misura B (Premio insediamento giovani, bando del 2001) del Piano di sviluppo rurale conta 1.030 domande ritenute ammissibili al finanziamento, delle quali, però, ne sono state liquidate solo 411. · Con la Dgr 472 del 27 aprile 2004, la Regione Marche decide di liquidare tutte le domande rimaste, destinando a tale scopo la somma di 8 milioni di euro, poi ridotti a 5 milioni di euro con dgr 754 del 29 giugno 2004. Quest’ultima delibera introduce però un importante distinguo: per essere ammessi al finanziamento non servono più i requisiti precedentemente indicati dal bando (non aver compiuto 40 anni al momento della dichiarazione dell’ammissibilità all’aiuto; raggiungimento delle conoscenze e competenze professionali; redditività economica; requisiti minimi in materia di ambiente, igiene e benessere degli animali; ecc.), bensì basta non avere aperto la partita Iva prima del 28 aprile 2003. In tal modo viene contraddetto il bando, escludendo paradossalmente la quasi totalità delle aziende in graduatoria. Aprire la partita Iva è abitualmente il primo passo che si muove nell’avviare l’attività, e tutti giovani aspiranti imprenditori l’avevano già effettuato, nell’attesa di mettere materialmente in piedi l’impresa. · La dgr n.754 fissa inoltre la data della delibera di giunta precedente (n. 472) come base sulla quale calcolare il limite dei 40 anni, mentre il bando fissava lo stesso limite nella data di dichiarazione di ammissibilità all’aiuto della domanda. In tal modo, vengono esclusi molti giovani neoquarantenni che in base al bando precedenti erano rientrati in graduatoria. · Su iniziativa di Coldiretti Marche, viene predisposto un ricorso al Tar delle Marche per tutelare sia coloro che avevano aperto la partita iva prima del 28 aprile 2003, sia quelli che hanno compiuto 40 anni. Le richieste di annullamento delle delibere per violazione del bando del 2001 vengono presentate il 2 novembre 2004. · La Regione Marche presenta a sua volta un controricorso. · Con sentenza n.4 del 27 gennaio 2006 il Tribunale Amministrativo Regionale accoglie il ricorso dei giovani imprenditori e di Coldiretti e boccia quello della Regione disponendo di fatto l’erogazione dei fondi. · Il 27 marzo 2006 la Giunta regionale delle Marche delibera di ricorrere al Consiglio di Stato contro la sentenza del Tar Marche. Il ricorso viene materialmente presentato il 5 aprile. · Coldiretti Marche presenta il contro-ricorso, con appello incidentale, a sostegno dei giovani imprenditori danneggiati. COLDIRETTI MARCHE NEWS - 071 28567203 - 335 1038834 - FAX 071 2856730
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