SAN BENEDETTO DEL TRONTO, 2007-02-03 - È stata una festa del lavoro e della storia cittadina, quella di San Biagio patrono dei funai, celebrata questa mattina nella sala consiliare del Comune, dove si sono affollati non solo tanti funai e rappresentanti del mondo della pesca, ma anche alcune classi della scuola media Curzi.

Una prima edizione, come ha spiegato il sindaco Gaspari, che segna una ripresa di questa tradizione, e che verrà celebrata ogni anno, estendendola alle “retare”, il cui lavoro completava quello dei “fenare” e dei “canapì”.
Nel suo saluto il sindaco ha spiegato lo spirito di questa manifestazione, ovvero il ricordo e la coscienza della storia locale, dello sviluppo economico della città, del suo prezzo in termini sociali, e tutto ciò come premessa di ogni progetto futuro.

Citati i libri che già in passato le amministrazioni comunali avevano commissionato, tra i quali “Mare di corda” e “Vòta cì”, sempre nel solco di una storia da ricostruire e tramandare.

Dettagliatissima e commovente la relazione dello storico Gabriele Cavezzi, che ha ricordato questa epopea faticosa, un tipo di lavoro che iniziava alle quattro del mattino e poteva arrivare alle dieci di sera.
Cavezzi ha anche proiettato molte fotografie raffiguranti i funai, i loro aiutanti, le “retare” appunto, gli strumenti di lavoro, parlando di “eroi” e citando nomi e alcune storie che hanno strappato applausi da tutti i presenti: le storie di Antonio Consorti, il più anziano funaio vivente, di Nazzareno Granno’, della famiglia Ferroni e quella di Francesco Pignati, che giunse in Perù a impiantare la più grande produzione di corde del sud America.

Dopo la sua relazione, hanno letto alcune loro famose poesie Vittoria Giuliani e Giovanni Quondamatteo.

Infine la consegna degli attestati e delle medaglie a 35 funai (alcuni individuati ancora il giorno precedente):

Rinfresco per concludere la mattinata, e subito una decina di “prenotazioni” per l’edizione 2008, da parte di coloro che non era stato possibile contattare quest’anno.

Nel pomeriggio, alle 17,30, il parroco don Luciano Paci celebra una messa in onore dei funai nella cattedrale della Madonna della Marina.