Solo prato verde.
Niente camminamenti di bettonelle, niente cordoli di cemento, niente palme.
Niente calamitanti strutture turistico-sportive, rifocillanti gazebo estensibili,
modernisti avamposti di architetti depressi.
Niente di niente. Per un prato verde non serve progetto.
Intorno, un´allegra palizzata di legno colorato da Nespolo (tanto è gratis). Come quella
dei fortini a difesa dagli indiani (ma qui solo con funzione antirumore).
Prato verde: un po´ondulato, libero, popolare, silenzioso. Calpestabile. Ballabile.
Comodo per appisolarsi, guardare gli aeroplani o l´eclisse, per corroboranti sogni intermittenti...
E in mezzo, o di lato, un agile tendone bianco aperto, com´era quello di zi´ Marcello
all´ex camping. Pure più grande.
Lo si vedrebbe da lontano: dalla rotonda, dal ponte di Tesino, dal mare, da monte Bricicc...
Pochi soldi. Poco tempo. Che cce vo´?
31.03.2007 PGC