Consegnato il premio Truentum ai fratelli Carminucci
«Doveva venire la neve per dare un premio meritatissimo ai fratelli Carminucci». Una battuta del sindaco Gaspari dà l’idea del clima di festa che si respirava oggi in una sala consiliare gremita di sportivi, per salutare il premio Truentum 2007 assegnato ai fratelli Giovanni (in memoria) e Pasquale Carminucci, olimpionici di ginnastica negli anni ’60 e vincitori di una lunga serie di medaglie in competizioni nazionali e internazionali. Il sindaco Gaspari ha consegnato la pergamena con la motivazione a Pasquale, e la medaglia d’oro alla vedova di Giovanni, Anna Ianari, accompagnata a San Benedetto dai figli Federico e Roberto, che hanno portato “in dote” alla cerimonia un cortometraggio su loro padre, con immagini molto suggestive di allenamenti e competizioni. La motivazione del premio è stata letta dal prof. Ugo Marinangeli: “con impegno costante, con spirito di sacrificio e edi abnegazione hanno partecipato a varie competizioni internazionali e reso onore alla ginnastica italiana conseguendo prestigiosi risultati nei Giochi Olimpici e del Mediterraneo, nei Campionati del Mondo e d’Europa, esaltando sempre la loro origine sambenedettese”. Nel suo intervento il sindaco ha ricordato i tempi epici in cui «nella più grande palestra cittadina, cioè la spiaggia», si allenavano appunto i fratelli Carminucci ma anche gli amanti dell’atletica, allenati da Gabriele Cavezzi, campioni del rugby come Pierluigi Camiscioni e altri ancora. Il sindaco ha parlato di nuovi impianti sportivi già realizzati, come la palestra della scuola media Curzi, e quelli di imminente realizzazione, come la tensostruttura in zona Agraria, proprio per la ginnastica, il campo da rugby e una nuova pista di pattinaggio. Un particolare ringraziamento ai fratelli Carminucci è stato indirizzato dal sindaco per l’esempio che essi rappresentano ancora oggi per i giovani. Nel corso del pomeriggio l’attore Vincenzo Bonaventura ha letto alcune poesie composte dallo stesso Pasquale Carminucci, poi cantate da Simona Bertin, Massimiliano Civita, Valeria Donzelli e Marina Ripani con musiche di Marcello Centini. Di Bonaventura ha inoltre dedicato a Carminucci versi di Paternak e Majakovskij.
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