2007-04-13 - A seguito del servizio andato in ondalo scorso lunedì 26 marzo nella trasmissione“Le Iene” e relativo alla situazionedei lavoratori somministrati pressouna società di trasporto pubblico localedi Enna, nonché a seguito dei commentiricorrenti nell’ambito del serviziomedesimo, anche di fonte istituzionale,relativi all’effetto della Legge Biagi dilegittimare, attraverso l’istituto dellasomministrazione di lavoro altrui, pratichedi caporalato e sfruttamento parassitariodei lavoratori, riteniamo opportunofare chiarezza sull’istituto in questionee, in particolare, rilevare quanto segue.
Dal servizio andato in onda – e dunquedai pochi elementi a nostra disposizioneperaltro in parte contestati ex post dallaagenzia di somministrazione coinvolta –risulterebbe che la Legge Biagi consentedi ricorrere a somministrazioni giornalieredi lavoratori, ripetute nel corsodell’anno fino a 250 e più volte, che difatto privano dei loro diritti i lavoratoricoinvolti in tale pratica.
Una situazione quale quella rappresentatanon è in alcun modo conformeal diritto vigente e segnatamente allaLegge Biagi che qualifica come fraudolenti– e suscettibili di sanzioni anchepenali – siffatti comportamenti.
Consulta il link: Somministrazione fraudolenta:
intervengono Le Iene , ma basterebbero ispettori preparati