Roberto Gervaso incanta il pubblico a Loro Piceno
LORO PICENO, 13/12/2007 – “Un’Italia bella e impossibile” rubando qualche rima a una celebre canzone si potrebbe racchiudere in queste parole il pensiero di Roberto Gervaso, giornalista e storico ospite della rassegna ‘Tra monti e pagine’. L’incontro, svoltosi nel teatro comunale di Loro Piceno, dal titolo “Un paese che sta in piedi perché non sa da che parte andare”, ha visto la partecipazione di un ospite come Roberto Gervaso, autore di oltre 50 libri ed allievo di Indro Montanelli. E’ stata la presenza di Gervaso – stuzzicato sul palco dalle domande della giornalista Paola Olmi – ad animare la serata, a illustrare la scena politica che negli ultimi anni sta imperversando in Italia. La serata è stata promossa dalla Comunità Montana dei Monti Azzurri. “Gervaso ha proposto idee chiare, raccontate come nello stile del personaggio in modo anche ironico – racconta Giampiero Feliciotti, presidente della Comunità Montana –. Idee che hanno messo in luce altri aspetti di una persona già stimata. La sua formazione professionale e culturale anti sessantottina, il ruolo della famiglie e della scuola importantissimi per la crescita di un giovane; questi alcuni dei racconti che hanno rotto il ghiaccio e introdotto al tema della serata”. Argomenti che hanno suscitato l’interesse della platea molto partecipe, anche se lo stesso Gervaso ha precisato di non possedere delle soluzioni pratiche per ergersi a salvatore della patria, ma ha descritto un paese dove il sistema politico è oramai allo sfascio. “L’Italia però secondo Roberto Gervaso è un bel paese – continua Giampiero Feliciotti – dove è felicie di vivere anche perchè a 74 anni per lui sarebbe insensato emigrare adesso. Il paese vive una situazione politica marcia, dove sinistra e destra si alternano senza possedere più quell’identità politica, forse l’unico pregio è che l’Italia a differenza di altri paesi ha reso stabile quello che normalmente è provvisorio insomma si vivacchia”. Al termine, Gervaso ha descritto Loro Piceno come un paese “pulito, nel senso che il suo centro storico è accogliente ed integro da segni di degrado”. Ha avuto modo anche di gustare la cucina locale, ospite del ristorante “Girarrosto”.
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