Il patron Cesanelli, “I veri artefici della comunicazione sono gli studenti”
Professione, giornalista e giurato a Musicultura
Lavorare in una delle rassegne musicali italiane più innovative. Contribuire alla selezione dei brani in gara, essere il cuore pulsante di un sistema comunicativo che travalica anche i confini nazionali e sbarca su colossi della video navigazione come “YouTube”.
2007-03-22 - Musicultura, festival della canzone popolare e d’autore che si svolge ogni estate a Macerata, è anche questo: una palestra professionale entusiasmante e straordinaria per gli studenti universitari.
Si è conclusa ieri la maratona della Audizioni live per la XVIII edizione del Festival: per dodici giorni nel teatro della Filarmonica di Macerata davanti alle due giurie, una di qualità, l’altra tutta universitaria, si sono esibiti ben 60 artisti. E il lavoro non è mancato neanche per la redazione giornalistica targata Unimarche, un nome che riunisce insieme i due Atenei di Macerata e Camerino.
Attiva da tre anni, la redazione è composta da ragazzi di varie Facoltà selezionati da un’apposita commissione. Coordinati da Angelica Gabrielli, dell’Ufficio stampa della manifestazione, curano “Sciuscià”, il periodico di informazione del Festival, e il diario virtuale “Sciuscià blog”. Ma non è solo carta stampa. Quest’anno la redazione è cresciuta in numero e complessità, arricchendosi di una sezione “audio”, che effettua interviste agli artisti in gara poi pubblicate in formato Mp3 su www.musicultura.it, che registra oltre 15 mila visite mensili, e di una sezione “video”, che realizza filmati non solo per il sito del Festival, ma anche per YouTube.
In tutto, diciannove giovani aspiranti giornalisti, che hanno dimostrato di avere tutte le carte in regola per portare a compimento la strada intrapresa: Luca Albertini, Francesco Barbabella, Silvia Borelli, Ivan Braidot, Vittorio Caputo, Giorgio Cipolletta, Carmela De Dato, Laura De Troia, Elena Fioretti, Benedetta Padella, Valentina La Selva, Marco Loprete, Martina Luca, Alessandra Machella, Augusta Maranci, Gabriele Mastroleo, Annalisa Michelangeli, Elisa Tomassini e Tommaso Venturini.
“Sono i veri artefici della comunicazione, soprattutto in una fase delicata come questa – commenta lo stesso patron della manifestazione Piero Cesanelli – non solo per il giornale Sciuscià, ma per aver dato vita a una vera cronaca musicale ripresa da quotidiani e giornali. Sono la vera e propria redazione ufficiale di Musicultura”. Non meno positivo è il giudizio sui giovani giurati, che quest’anno sono Raffaella Angeloro, Rachele Beni, Benedetta Bonazza, Andrea Di Cosmo, Alessandra Galati, Stefania Giancola, Rossano Macrelli, Augusto Madaro, Edoardo Sportelli. “Devo sottolineare la competenza con cui affrontano gli artisti sul palco – dice ancora Cesanelli -, una competenza fatta di un ascolto attento e di un’analisi dettagliata dei testi”. In questa fase la giuria universitaria ha un ruolo consultivo, ma i voti dei ragazzi saranno decisivi nella scelta di uno degli otto finalisti e nell’assegnazione del Premio per il miglior testo durante le serate finali del Festival.
Il lavoro dei ragazzi in redazione viene riconosciuto come stage, una parola che in genere evoca scenari più squallidi fatti di fotocopie e lavori di “bassa manovalanza”. Non è certo questo il caso. E l’entusiasmo di chi ha affrontato questa esperienza si è sparso a macchia d’olio tramite passaparola. “Sia per la redazione che per la giuria abbiamo ricevuto tantissime domande – conferma la professoressa Barbara Pojaghi, delegata del rettore dell’Università di Macerata all’orientamento, che segue da vicino il festival anche in qualità di giurata -. Abbiamo dovuto fare una lunga selezione. Questa è un’occasione in cui si chiede agli studenti di mettersi in gioco, ognuno con le proprie attitudini e professionalità”.
Altamente formativo, d’altronde, è anche la sola possibilità di osservare il funzionamento dell’imponente macchina organizzativa dietro a una manifestazione del genere. Una possibilità che si sposa perfettamente con gli indirizzi dell’Ateneo maceratese. “Musicultura - commenta il rettore Roberto Sani - si inserisce perfettamente all'interno di più percorsi di formazione attivati dall'Università di Macerata. Basti pensare alla Facoltà di Scienze della comunicazione, al corso di laurea in Scienze dello spettacolo attivato dalla Facoltà di lettere, quello in Management dei sistemi turistici della Facoltà di Scienze della formazione e in Pubblicità e comunicazione di impresa di Economia: per gli studenti di questi corsi, Musicultura costituisce un'occasione da non perdere per ‘applicare sul campo’ le discipline apprese nelle aule”.
E le conferme in questo senso non mancano. “Io sono interessato all’organizzazione degli eventi culturali in genere – racconta uno dei giurati, Andrea Di Cosmo, studente di Scienze della Comunicazione – e Musicultura ci permette di stare in contatto diretto con professionisti e artisti, di confrontarci con loro”. L’interesse e la passione per la musica sono i principali “moventi” dei giovani giurati. “Poter ascoltare tanti musicisti di generi anche molto diversi mi arricchisce molto. Una vera occasione per me, che suono in un gruppo musicale”, conferma Rossano Macrelli, studente di Economia.