SANT’ELPIDIO A MARE, 17/11/2008 – Dopo essere stato accolto con entusiasmo dalla critica e dal pubblico al Festival di Taormina Arte 2008 e aver debuttato con altrettanto successo lo scorso ottobre al Teatro Olimpico di Roma, il prossimo 20 novembre, per la serata di apertura della stagione teatrale 2008-2009 “DiSegni DiVersi” arriva al Teatro Cicconi l’attesissimo spettacolo “La favola di Amore e Psiche”, la madre di tutte le favole tra musica, danza e parole.
“C’era una volta un re ed una regina che avevano tre figlie bellissime” così inizia la “Favola di Amore e Psiche”, cuore del romanzo "l’Asino d’oro" di Apuleio raccontata dal regista Renato Giordano come se fosse uno di quegli spettacoli della Roma del periodo Imperiale chiamati “Mimo letterario”, che univano la recitazione al canto e alla danza. E quelle che Giordano realizza sono performance a 360 gradi, riuscendo nell’intento di far tornare lo spettatore indietro nel tempo o, addirittura, a proiettarlo in un mondo irreale come, appunto, quello delle fiabe per rielaborare gli aspetti più fantastici della storia di Eros e Psiche, così da ampliare sul piano immaginativo le forti emozioni erotiche con le quali Apuleio aveva voluto caratterizzare i due personaggi.
La favola è affidata a due grandi protagonisti del nostro teatro, l’attore e cantante napoletano Beppe Barra e il ballerino André De la Roche.
Beppe Barra è il narratore, l’interprete, il trasformista che, con quella sua impagabile parlata partenopea, fa da contraltare a Piero Carretto, impegnato invece nella veste di narratore serio, che con Barra dà vita a continui cambi di ruoli e a coinvolgenti duetti farseschi.
Lasciano il segno le musiche originali di Gabriele Coen, Paolo Del Vecchio e Mario Rivera, che, intense e sempre adeguate alla scena, accompagnano la voce di Barra, splendido interprete assieme alla superba Francesca Martini.
La colonna sonora esalta, inoltre, l’interpretazione artistica del corpo di ballo guidato da Amore, ovvero Andrè De La Roche, che ha curato anche le coreografie in un mix di plasticità, classicità e simmetrie funamboliche.