Idoneitàalla mansione e prospettive di prevenzione alla lucedelle recenti innovazioni normative
F. Spigno, N. Debarbieri, F. Traversa
Università di Genova, Dipartimento di Medicina Legale e del Lavoro, Sezione di Medicina del Lavoro
RIASSUNTO. Gli autori prendono in esame un fenomenoparticolarmente diffuso nella nostra società, l’abuso e ladipendenza da sostanze psicoattive, considerando ricadute edinterferenze che tali fenomeni hanno sul mondo del lavoro. Inparticolare esaminano le problematiche che il medico dellavoro competente si trova a fronteggiare nella formulazionedel giudizio di idoneità alla mansione specifica, che in talisituazioni rientra a buon diritto nell’ambito comunementechiamato delle “idoneità difficili”; passano quindi in rassegnala complessa normativa riguardante la disciplina distupefacenti, alcol e problemi correlati e sottolineano che,nonostante il gran numero di disposizioni legislative, spessonon è ben chiaro ciò che al medico è concesso e ciò che èvietato nella gestione di questi casi. Nonostante le oggettivedifficoltà di interpretazione delle norme introdotte anche intempi recentissimi, propongono infine un percorso diagnosticoe riabilitativo che, coinvolgendo le principali figure deputatealla prevenzione negli ambienti di lavoro e sul territorio,consenta percorsi operativi praticamente perseguibili nelrispetto della dignità e della libertà di autodeterminazione dellavoratore.
Parole chiave: sostanze psicoattive, abuso, dipendenza, idoneità.
ABSTRACT. The Authors consider a present widespread socialproblem i.e. the abuse and/or addiction to alcohol and drugs(psychoactive substances) with regard to the interferences andconsequences it can have on one’s working environment. Inparticular they look into the hardest problem an occupationalphysician has to face when required to pass judgement on aworker’s specific duty fitness, which rightfully falls within theso-called “knotty qualifications”. In addition the authors go overthe rather complicated Italian laws regulating drugs, alcohol andtheir relevant problems, underlining how, despite the greatnumber of regulations in force, it’s still unclear what anoccupational physician is allowed or not allowed to do in suchcases. Although even the latest provisions fail to give a clue forcorrectly running such phenomena, the Authors suggest adiagnostic and rehabilitation/reinstating programme that, byinvolving the main operators in charge of prevention both atwork and inside health territorial services, can set reasonableaims and feasible operating plans granting all due respect for theworkers’ dignity and self determination.
Key words: psychoactive substances, abuse, addiction,fitness to work.
(da http://gimle.fsm.it/)
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