2007-10-12 - I familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili esprimono al Tribunale di Sorveglianza di Milano tutta la loro preoccupazione davanti all’incalzare delle richieste di Salvatore Riina.
Rammentano nel contempo che poco prima delle stragi del 1993, Gioè uomo di “cosa nostra” avanzò, attraverso il Signor Bellini, richieste ricattatorie allo Stato affinché i più potenti boss di “cosa nostra” dal carcere fossero trasferiti in ospedale.
Ci appare oggi alquanto preoccupante che la mafia possa proporre le sue richieste attraverso i meccanismi stessi della Legge.
Ci domandiamo se qualcosa non funzioni , visto che i carnefici di via dei Georgofili possono già sperare di poter usufruire di sconti di pena e di agevolazioni carcerarie in tempi vicinissimi al massacro di Firenze del 27 Maggio 1993.
Giovanan Maggiani Chelli
Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili
MAFIA: FAMILIARI GEORGOFILI, PREOCCUPATI DA RICHIESTE RIINA
FIRENZE
(ANSA) - FIRENZE, 12 OTT - I familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili esprimono al Tribunale di Sorveglianza di Milano tutta la loro "preoccupazione davanti all'incalzare delle richieste di Salvatore Riina". Nella nota diffusa a Firenze, l'Associazione "rammenta che poco prima delle stragi del 1993, Gioé uomo di Cosa nostra avanzò, attraverso il signor Bellini, richieste ricattatorie allo Stato affinché i più potenti boss di 'Cosa nostra' dal carcere fossero trasferiti in ospedale". "Ci appare oggi alquanto preoccupante - aggiunge l' Associazione - che la mafia possa proporre le sue richieste attraverso i meccanismi stessi della Legge. Ci domandiamo se qualcosa non funzioni, visto che i carnefici di via dei Georgofili possono già sperare di poter usufruire di sconti di pena e di agevolazioni carcerarie in tempi vicinissimi al massacro di Firenze del 27 Maggio 1993". (ANSA).