Prosegue con il progetto I Granai del Niger l’impegno dell’azienda veronese sul fronte della cooperazione internazionale. Obiettivo: creare 20 banche di cereali. “Buoni di solidarietà” ai consumatori con la nuova raccolta punti
Con la campagna per l’indipendenza alimentare dello Swaziland hanno dimostrato di poter ottenere risultati importanti insieme. Per questo hanno deciso di rafforzare la loro collaborazione con un nuovo progetto: NaturaSì, la più importante catena di supermercati specializzata nella vendita di prodotti biologici e naturali, e l’Ong Cospe si preparano così ad affrontare la nuova sfida, in Niger. L’operazione si chiama “I granai del Niger” , messa a punto da Cospe verrà lanciata anche nei negozi NaturaSì, con la raccolta punti di solidarietà 2006/2007. L’obiettivo è quello di realizzare in tre anni 20 banche di cereali nei distretti dello stato africano più colpiti dalla siccità (Keita, Bouza, Abalak, regione di Tahoua), così da assicurare autonomia alimentare ed indipendenza alle fasce di popolazione più deboli e preservare, anche in questo caso, il patrimonio della biodiversità, contro la diffusione delle sementi geneticamente modificate.
Proprio per le difficili condizioni ambientali e climatiche, il Niger è abituato ad affrontare emergenze alimentari. Così nei secoli, è diventato il “paese dei granai” dove la popolazione ha imparato con saggezza a conservare le preziose sementi. Le banche dei cereali che il progetto intende costruire sono infatti strutture gestite da organizzazioni all’interno delle comunità, che saranno adibite a granaio e avranno il compito di conservare le sementi di miglio, il grano tipico di questo paese da ridistribuire nei momenti critici. In una prima fase si realizzeranno i magazzini per stoccare 10 tonnellate di cereale, poi si proseguirà con la formazione e l’assistenza tecnica per fare acquisire alla comunità le competenze necessarie.
“Aderiamo con entusiasmo a questo nuovo progetto Cospe – afferma il presidente di NaturaSì Felice Lasalvia Di Clemente – e siamo certi che i consumatori ci sosterranno in questa campagna. Il nostro obiettivo è quello di raccogliere fondi per costruire almeno 4 granai in Niger”.
Uno dei punti di forza dell’operazione è la capacità di creare popolazioni indipendenti dagli aiuti esterni, attraverso la promozione della socialità e di risorse locali come la tradizione dei granai, testimonianza di una civiltà millenaria. Le famiglie in crisi che hanno terminato le scorte possono rivolgersi all’organizzazione creata all’interno della loro comunità. Inoltre, nel lungo periodo, saranno recuperati i grani locali, scongiurando la “contaminazione” Ogm. “In Niger – afferma il responsabile Cospe Giorgio Menchini - c’è un grande patrimonio genetico, per questo vogliamo individuare le sementi di miglio più resistenti e diffonderle attraverso le banche. Gli Ogm sono un grande imbroglio che pretende di trasformare i contadini africani in continui elemosinanti che dipendono dalle sementi modificate”.
NaturaSì ha avviato il progetto con un versamento iniziale di 5.500 euro, per la realizzazione di un primo granaio. I consumatori, possessori della carta NaturaSì, attraverso la raccolta punti che durerà fino a maggio 2007, potranno decidere di contribuire all’iniziativa di solidarietà devolvendo “buoni di solidarietà”, corrispondenti a varie fasce di punti: più alta è la fascia (con una quantità maggiore di punti), più elevata è la cifra che sarà devoluta alla popolazione africana.