N° 1 : "Perchè è meglio legalizzare la droga"
Il problema degli stupefacenti è,innanzitutto , un problema
complesso perchè sono tante le droghe e tanti i drogati , con
un numero di combinazioni tra droga e drogati praticamente infinito.
Così il manager cocainomane è lontano anni luce dall'eroinomane
borgataro , come è lontanissimo il drogato del sabato sera
dal drogato "quotidiano".
Né il problema della droga interessa solo il nostro assediato
mondo del benessere : in Medio Oriente la cannabis cresce
spontanea , mentre in Thailandia fumare oppio è una cosa
normale.
Su un piano storico si pensi ,ad esempio , ai lotofagi
dell'Odissea.
La droga è , insomma , più che una cosa negativa in sé ,
una "cosa" estranea alla nostra cultura.
La nostra cultura è la cultura del vino , della birra, del
gin, del whisky, ecc. : la droga in senso stretto è anche
geograficamente incompatibile con il nostro clima.
Noi abbiamo il Chianti come gli arabi hanno la valle della
Bekaa : quello che per noi è il vino per gli arabi è la
cannabis.
Il moralismo rigido ed ottuso impedisce, alla radice una
analisi obiettiva del problema. Si consideri , in tal senso
che per un altra morale non accusabile di lassismo nei
costumi (la morale islamica) è più deprecabile mangiare un
panino con la mortadella che drogarsi.
D'altro canto i danni degli alcolici e dei salumi in ordine
ad alcolismo, cirrosi, colesterolo sono sotto gli occhi di
tutti.Senza parlare del tabacco il cui consumo uccide ,
annualmente, più dell'eroina.
Tutti sanno del proibizionismo in America degli anni 20' :
la gente beveva alcolici di contrabbando di pessima qualità
e già da subito dannosi per la salute.
Legalizzando la droga si spiazzerebbe il commercio
clandestino che frutta agli spacciatori montagne di denaro,
ed, al tempo stesso si romperebbe l'isolamento in cui
vivono i tossicodipendenti.
Ma poi il metadone distribuito al Sert non è una forma ,
velata , di legalizzazione ?
Il fascino della droga è , d'altronde , anche il fascino
del proibito : fascino che cesserebbe qualora fosse
legalizzata e diventasse ,perciò ,una cosa "banale".
Certo non dovrebbe essere una legalizzazione tout court.
In Pakistan alcuni anni di lasser-faire hanno spinto
all'eroina un milione di persone.
Occorrerebbe una legalizzazione a "scaglioni", con tante
soluzioni quanti sono i drogati senza tentare un unica
strada per tutti.
Ma occorrerebbe , soprattutto , una consapevolezza della
nocività psicofisica della droga , perchè invecchia, se ci
arriva ,il drogato si ritrova con notevoli danni organici e cerebrali.
Quando uno vuole accostarsi alla droga o continuare in essa
dovrebbe ricordare la vecchia eroinomane del film
"Il braccio violento della legge".
Arrivederci,Angellotti Giuseppe
N° 2 : in questi giorni un nuovo flagello (il ciclone Sidr) ha
devastato il poverissimo Bangladesh
Amici,fratelli,
in questi giorni un nuovo flagello (il ciclone Sidr) ha
devastato il poverissimo Bangladesh, paese di 130 milioni
di abitanti che stante la posizione geografica (siamo nel
Golfo del Bengala) vivono costantemente nell'incubo di
alluvioni ed inondazioni.
Per dire, decine di piccole barche da pesca sono affondate
dalla furia degli elementi, lasciando sul lastrico i
familiari superstiti(se mai a loro volta si sono salvati).
Cosa possiamo fare noi?
Noi possiamo fare molto, nel nostro piccolo, per aiutare
questi disgraziati la cui disgrazia deriva, pure indirettamente,
dalla nostra molle opulenza.
Facendo della beneficenza ai poveri del Terzo Mondo
restituiamo, anche se in minima parte, il bottino che a loro
abbiamo strappato.
La terribile disgrazia del Bangladesh può, quindi, essere
l'occasione per iniziare questa opera di risarcimento ai
poveri da noi sfruttati e dileggiati.
Dobbiamo mettere una mano prima sulla coscienza, poi sul
cuore ed infine sul portafogli.
Dobbiamo sganciare il denaro, in proporzione alle nostre
finanze ed affidarlo a chi, in questa emergenza, opera
rischiando anche la propria pelle : Medici senza frontiere.
Vi assicuro (per esperienza personale) che, dopo questo
piccolo salasso economico, vi sentirete meglio e la vita
vi sembrerà più bella.
Tenete presente che, per legge, le donazioni agli enti
benefici sono detraibili dalle tasse.
Un abbraccio,Angellotti Giuseppe
MEDICI SENZA FRONTIERE - Via Volturno - ROMA
conto corrente postale 87486007