Ventennale della morte: Montepulciano celebra Paz
Montepulciano (Si) - Giugno 2008, venti anni dalla scomparsa di Andrea Pazienza, artista pugliese di origine (ma sambenedettese di nascita), bolognese di formazione, poliziano d'adozione. La città di Montepulciano rende un doveroso omaggio ai tratti artistici ed umani di un vero genio della creatività contemporanea con una mostra/evento del tutto peculiare. L'esposizione dei lavori originali, la raccolta delle testimonianze e i ricordi legati al periodo al territorio permettono di ricostruire una parte fondamentale della vita artistica di Andrea Pazienza nei suoi quattro anni di permanenza poliziana, dal 1984 fino all'epilogo del giugno 1988. Attraverso gli schizzi, i bozzetti, le dediche, gli scritti e i pensieri raccolti è possibile rintracciare il segno lasciato da Pazienza a Montepulciano nelle coscienze e nello spirito dei poliziani in tutti coloro che hanno avuto la fortuna di viverlo e frequentarlo in quegli anni.
Un abbraccio collettivo sobrio e coraggioso che si articola su due percorsi. Il primo, attesissimo significativo anche sul piano filologico, è una mostra espositiva di inediti disseminati nel territorio, accompagnati dai tratti delle opere nate e concepite a Montepulciano (ad esempio Pompeo, Zanardi). Il secondo - in parallelo - costituito da alcune giornate di ricordo di Andrea Pazienza attraverso memoria collettiva, spazi creativi e ricreativi.
Andrea Pazienza (San Benedetto del Tronto, 23 maggio 1957 – Montepulciano, 16 giugno 1988) è stato uno degli artisti più significativi dell’ultimo quarto del Novecento italiano. Tra le sue strisce ricordiamo perlomeno “Le straordinarie avventure di Pentothal”, “Zanardi”, “Tormenta”, “Pompeo”. A lui sono state dedicate numerose mostre, anche al Vittoriano di Roma. Gli sono stati persino dedicati luoghi ed edifici nei suoi luoghi: una piazza a San Benedetto, una scuola elementare a San Severo, un istituto d’arte a San Nicandro Garganico, ancora una piazzetta nel quartiere del Torrino-Mezzocamino di Roma. Roberto Benigni gli ha dedicato il suo film Il piccolo diavolo; Roberto De Maria ha tratto un lungometraggio dai suoi fumetti; i Gang e Piero Pelù lo hanno messo nelle loro canzoni. Così, Paz è ancora in mezzo a noi.
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