La mostra del Polo Museale di Santa Lucia a Serra San Quirico, dedicata
a questo protagonista del Barocco, ha festeggiato il primo mese di apertura con 1.800 visitatori e rimane aperta per tutte le festività pasquali
Serra San Quirico (An), 9 aprile 2009 – La mostra “Pasqualino Rossi. La scoperta di un protagonista del Barocco” ha festeggiato il suo primo mese di apertura raggiungendo i 1.800 visitatori che hanno voluto ammirare le 38 opere di Rossi e dei suoi contemporanei esposte nel Polo Museale di Santa Lucia, a Serra San Quirico (An), fino al 13 settembre. La mostra rimarrà aperta da sabato 18 aprile a Lunedì dell’Angelo, dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19. Tre giorni che permetteranno certamente a molti turisti di ammirare i colori e la bellezza delle tele di Rossi, che, proprio il giorno di Pasqua, “festeggia” il suo onomastico. L’artista Pasqualino, dimenticato per tre secoli, può simbolicamente rinascere in questa Pasqua grazie all’evento a lui dedicato. La riscoperta di quest’artista, promossa dall’assessorato regionale alla Cultura, dal Comune di Serra S. Quirico, dalla Comunità Montana Esino Frasassi, dalla Provincia di Ancona, dalla Soprintendenza, ha permesso, infatti, di esporre le opere di queste pittore vicentino, che dal 1959 non venivano più presentate al pubblico. Rossi, nel ‘700, conquistò i nobili e la Chiesa romana con la sua arte ma cadde poi nel dimenticatoio per quasi tre secoli ed, ora, è protagonista della mostra di Serra San Quirico, dove ha realizzato il magnifico ciclo di cinque tele racchiuso nell’abside della chiesa di Santa Lucia. “Qualcosa ha congiurato, nel tempo, su questo pittore – spiega Angelo Mazza che ha curato la mostra con Anna Maria Ambrosini –, che ha prodotto quadri in grande quantità per i privati, molto conosciuto per la pittura di genere, giocatori di carte, lezioni di cucito e di lettura. Fra i suoi massimi estimatori ci fu il marchese Guzman de Haro, negli anni in cui fu ambasciatore a Roma per conto del re di Spagna, prima di passare a Napoli con la carica di viceré, aggiunse alla propria strepitosa raccolta 41 dipinti di Pasqualino Rossi. Altri quadri dell'artista raggiungevano le collezioni delle famiglie Pallavicini, Pamphilj e Colonna. Ma malgrado questo, negli anni, la mano di Pasqualino Rossi è stata confusa con quelle di chi oggi sono ‘star’ internazionali della pittura, Carracci, Correggio, Crespi a cui sono dedicate, forse troppo spesso, grandi mostre. Dopo questa, però, non sarà più possibile confonderli. Questo è il luogo ideale per dedicare un evento a questo pittore perché la sua arte connota il territorio e la comunità stessa in cui è stata fissata sulla tela”. La mostra, organizzata dal Consorzio Marche Verdi, è la prima “Mostra Verde” d’Italia. Tutti i materiali utilizzati nell’allestimento sono, infatti, di legno locale e riciclabili; l’energia per illuminare le opere deriva da energie rinnovabili. Gli organizzatori hanno anche deciso che un terzo del ricavato della biglietteria sarà impiegato per finanziare la riforestazione di un’area a rischio dell’Appennino marchigiano. Le immagini della mostra, realizzate dalla Mediateca delle Marche, si possono vedere su www.youtube.com. Info tel. 0731-880079, www.pasqualinorossi.info.