E UN SEGNALE CONTRO LA POLITICA CHE VOLEVA STRUMENTALIZZARE LE AZIENDE MARCHIGIANE
“L’approvazione del Piano di sviluppo rurale è un effetto dell’iniziativa che ha visto millecinquecento imprenditori manifestare davanti alla Regione con Coldiretti e una risposta al tentativo di certa politica di strumentalizzare le aziende ai propri fini”. E’ il commento di Coldiretti Marche al via libera dell’Unione europea al prossimo Psr. “Un risultato che ci soddisfa e che è stato ottenuto grazie anche al lavoro dei nostri uffici i quali, dopo le osservazioni della Commissione Europea, hanno presentato una serie di proposte che la Regione ha recepito e che hanno poi concorso all’approvazione dello strumento senza essere costretti al rinvio – spiega il presidente Giannalberto Luzi -. Il conflitto, pur se ragionato, ha pagato, riportando sul tavolo l’esigenza di una concertazione con la rappresentanza agricola. Di contro, è uscita sconfitta una certa parte della politica che aveva cercato di strumentalizzare le aziende a fini puramente personalistici”. Ma l’approvazione del Psr è, per Coldiretti, anche una prima vittoria tra i punti del decalogo che era stato presentato nel corso della manifestazione, con l’obiettivo già da gennaio di ‘stringere’ sugli altri punti.