Specializzandi nuovamente pronti alla mobilitazione!
2007-11-03 - A 4 mesi dalla firma del DPCM relativo allo schema tipo di contratto, ancora nessun cenno rassicurante ci è stato dato sul III DPCM necessario allo stanziamento dei fondi per il pagamento degli stipendi, DPCM che, già firmato dai Ministri Mussi e Turco e dal Presidente Prodi pare nuovamente fermo al Ministero dell'Economia senza un’apparente ragione e senza alcuna prospettiva di tempi rapidi.
In molte università italiane l'assenza dei fondi e di chiare disposizioni ministeriali ha bloccato l'iter della firma dei contratti, impedendo non solo l’adeguamento previsto degli stipendi, ma in alcuni atenei addirittura la retribuzione della borsa di studio prevista dalla legge 257/91. Quelle università che hanno anticipato gli stipendi congrui, lamentano di non poter continuare a farlo per i mesi a venire in assenza dei fondi ministeriali. Al contempo, agli specializzandi che prestano assistenza non retribuiti, vengono richieste tasse universitarie da versarsi entro novembre.
A causa di questi ingiustificabili ritardi, molti diritti inalienabili continuano a essere negati per l'assenza di un contratto e gli specializzandi si trovano a non poter ancora godere dei vantaggi che già da una anno spettano loro per legge. Dove i contratti sono già firmati, questi vengono di fatto invalidati per la mancanza dell'apposizione della firma del delegato regionale.
Una nuova circolare emanata dal MUR il giorno 26/10/2007 dà adito a risvolti preoccupanti e ampiamente interpretabili, ad esempio possibili ritardi nelle date di specializzazione e nel conguaglio degli stipendi, accrescendo in questo modo la libera autonomia degli atenei sulla gestione delle questioni legate agli specializzandi e creando una situazione amministrativa improponibile e caotica.
Appare inoltre di primaria importanza evitare l'approvazione in finanziaria del DDL relativo all'ammodernamento del SSN che comporterebbe lo stravolgimento degli intenti del Dlgs. 368/99 nei suoi contenuti essenziali , principalmente sul caposaldo della sostitutività e sui criteri del tutoraggio, non solo portando gravi ripercussioni sulla formazione dei medici specializzandi, ma di fatto aggravando il problema del precariato dei medici neospecialisti (per dettagli vedete il commento di FederSpecializzandi nella parte documenti del sito). Questo disegno di legge di fatto legittima la figura dello specializzando come manovalanza a basso costo per il SSN e la conseguente riduzione dei posti di lavoro per i giovani medici specialisti.
Fedespecializzandi ritiene inaccettabile il ritardo nella firma del III DPCM e la situazione di anarchia creatasi di conseguenza. Per questo, in assenza di pronte risposte dai Ministeri, Federspecializzandi indice una nuova mobilitazione che partirà dal 5 novembre con iniziative locali e con una manifestazione nazionale nella settimana successiva presso il Ministero dell' Economia. La mobilitazione proseguirà con astensione ad oltranza dall'attività assistenziale qualora entro tale data non venissero soddisfatte le nostre richieste. Invitiamo tutti gli specializzandi a partecipare, contattando le associazioni locali di riferimento o informa@specializzandi.org
La Presidenza di FederSpecializzandi
P.S.: si allega il manifesto di Federspecializzandi (con le proposte per il contratto) che per errore non è stato inviato con la precedente newsletter correlata