Intorno a Raffaello
Dal 4 aprile al 12 luglio appuntamenti culturali intorno alla mostra “Raffaello e Urbino”
- teatro -
29 maggio, ore 21.30
Gradara, Corte del Castello
ALESSANDRO PREZIOSI
Raffaello. Una vita felice
Recital dal libro di Antonio Forcellino
dall’11 al 30 maggio
Nelle Scuole secondarie della provincia di Pesaro e Urbino
SCUOLA DI PLATEA
Raffaello chi?
Lezioni-spettacolo su vita, morte e miracoli di Raffaello Sanzio
- incontri -
6 maggio, ore 21.30
Pesaro,Villa lmperiale
VITTORIO SGARBI
Da Raffaello a Raffaellino
22 maggio, ore 18
Urbino, Sala del Maniscalco
GIANCARLO SCODITTI
Un altro Rinascimento: mente e ragione nell'arte del Pacifico
4 giugno, ore 21
Colbordolo, Centro Culturale Giovanni Santi
ANTONIO PAOLUCCI
La Stanza della Segnatura di Raffaello
8 luglio, ore 21.30
Fano, Rocca Malatestiana
PIERGIORGIO ODIFREDDI
L’allegoria della matematica di Raffaello
- mostre -
Dal 4 aprile al 12 luglio
Cagli, Chiesa di San Domenico
Cappella Tiranni
RAFFAELLO E URBINO, Sede distaccata della Mostra
nuovo sistema di accoglienza e percorsi didattici attorno all’opera di Giovanni Santi e del giovane Raffaello
- musica -
20 giugno, ore 21
Urbino, Teatro Sanzio
DE DIVINA PROPORTIONE: Allegorie Numeriche in Musica tra Rinascimento e Contemporaneità
Spettacolo multimediale in occasione del 500° anniversario dell’opera di Luca Pacioli. Di David Monacchi e Simone Sorini, produzione Bella Gerit Urbino
www.raffaelloeurbino.it, www.cultura.marche.it
Intorno a Raffaello – scheda progetto
Titolare del progetto: Regione Marche, assessorato Cultura e Turismo
Soggetto attuatore: Svim, agenzia di sviluppo della Regione Marche
in collaborazione con: Amat, Provincia di Pesaro e Urbino, Città di Urbino, Comune di Cagli.
Obbiettivi
“Intorno a Raffaello” è un contenitore di idee progettuali sviluppate attorno alla mostra-evento “Raffaello e Urbino” con l’obbiettivo di:
arricchirne l’offerta culturale
promuovere e valorizzare il territorio
Proprio per comunicare Raffaello e nel contempo il suo territorio, gli eventi avranno luogo in sedi di grande pregio artistico e valenza simbolica per la storia e la cultura delle Marche.
Le iniziative presentano validità scientifica e nello stesso tempo puntano a coinvolgere un vasto pubblico grazie alle partecipazione di importanti nomi della cultura e dello spettacolo.
MODALITÀ REALIZZATIVE
ATTIVITÀ TEATRALI
La mostra di Urbino offre l’occasione per promuovere la conoscenza dei percorsi artistici e biografici di Raffaello. Quest’azione è indirizzata in particolare alle giovani generazioni, agevolando la conoscenza dell’artista attraverso lo strumento del teatro, rielaborando i numerosi materiali biografici a lui dedicati.
Raffaello chi? Scuola di platea
La formula è quella del blitz teatrale, una sorta di lezione-spettacolo condotta da attori professionisti, che avrà luogo nelle scuole secondarie della provincia di Pesaro e Urbino. Le lezioni, della durata di un’ora e mezzo circa, verranno effettuate in orario scolastico e avranno l’obbiettivo di diffondere la conoscenza di Raffaello. Tale formula ha già dimostrato la capacità di costruire un dialogo vero con il mondo della scuola, ribadendo l’importanza della formazione teatrale rivolta agli studenti e l’efficacia di fornire ai docenti strumenti utili all’approfondimento e alla trasmissione dei saperi. Gli incontri possono essere propedeutici alla visita della mostra.
Raffaello. Una vita felice
Reading teatrale di Alessandro Preziosi
Il Reading avrà per oggetto alcuni brani tratti dal libro di Antonio Forcellino “Raffaello. Una vita felice”, una biografia avvincente come un racconto che ripercorre la fulminante parabola dell’artista rileggendo i documenti e le testimonianze e interpretando le opere d’arte con occhio esperto. In particolare, verranno interpretati i brani della biografia che riguardano il periodo giovanile ed il legame di Raffaello con Urbino.
CICLO DI CONFERENZE
Il programma di conferenze prevede l’intervento di importanti nomi della cultura nazionale e mira a scoprire l’universo di Raffaello andando in qualche modo oltre Raffaello stesso, attraverso una riflessione che non sia soltanto storico-artistica.
Vittorio Sgarbi – Da Raffaello a Raffaellino
Verrà approfondita la cultura pittorica marchigiana che si sviluppò a partire dal canone ideale fissato da Raffaello. In particolare si parlerà dei tratti di una scuola marchigiana, metaurense, che vide tra i principali esponenti Raffaellino del Colle. Come sede ideale della conferenza è stata scelta Villa imperiale, al cui interno sono conservate opere di artisti rappresentativi di questa scuola, tra cui lo stesso Raffaellino e i fratelli Zuccari.
Giancarlo Scoditti – Un altro Rinascimento: mente e ragione nell’arte del Pacifico.
La conferenza mira ad allargare la prospettiva di analisi, andando a scoprire un altro Rinascimento, ovvero andando ad individuare i connotati “rinascimentali” nel contesto di un’altra civiltà. La realtà che verrà descritta dall’etnologo ed antropologo di fama mondiale Giancarlo Scoditti è quella della civiltà di Kitawa, isola del pacifico dove lo studioso ha vissuto per periodi anche prolungati nel corso degli ultimi trent’anni.
Antonio Paolucci – La Stanza della Segnatura di Raffaello
Direttore dei Musei Vaticani, massimo esperto della “Stanza della Segnatura” di Raffaello, Antonio Paolucci tratteggerà una descrizione sapiente e appassionata del capolavoro del pittore. Un approfondimento che vuole spingersi dunque al di là delle intenzioni della mostra di Palazzo ducale, gettando uno sguardo agli anni della maturità.
Piergiorgio Odifreddi – L’allegoria della matematica di Raffaello
Matematico, tra i più noti divulgatori di temi scientifici, Piergiorgio Odifreddi “scoprirà” e il significato simbolico-allegorico della costruzione prospettica-matematica di alcuni capolavori di Raffaello.
MOSTRA “RAFFAELO E URBINO” – SEDE DISTACCATA DI CAGLI
Evento coordinato dal Comune di Cagli
L’irripetibile esposizione inaugurata a Urbino trova a Cagli una tappa fondamentale: l’affresco di Giovanni Santi nella Cappella Tiranni del 1492 all’interno della Chiesa di San Domenico ci riconduce al fondamentale rapporto tra Raffaello e il padre, rappresentando il punto di tangenza con la pittura del figlio, che ne erediterà la bottega. Recentemente restaurato, grazie al Comitato Cultura di Confindustria di Pesaro e Urbino, l’affresco è considerato il capolavoro di Giovanni Santi. Nella stessa Chiesa di San Domenico sono anche il Monumento funebre a Battista Tiranni del 1481 (restaurato per l’occasione) e il frammento di affresco raffigurante la testa di San Sebastiano. La città offre inoltre la possibilità di ammirare l’opera Noli me tangere di Timoteo Viti coevo e collaboratore di Raffaello, presso la Chiesa di Sant’Angelo Minore.
Nella Chiesa di San Domenico è stato allestito un nuovo sistema di accoglienza e sono stati attivati percorsi didattici rivolti in particolare alle classi di scuola primaria e secondaria di primo grado. La mostra resterà aperta fino al 12 luglio tutti i giorni dalle 10.30 alle 12.30 e dalle 16 alle 19 e resterà chiusa il lunedì (aperture straordinarie 25 maggio e 1 giugno).
SPETTACOLO MULTIMEDIALE
“De Divina Proporzione: Allegorie Numeriche in musica tra Rinascimento e Contemporaneità”
Spettacolo multimediale in occasione del 500° anniversario dell’opera di Luca Pacioli. Di David Monacchi e Simone Sorini, produzione Bella Gerit Urbino
Quando si parla di cultura rinascimentale, si fa riferimento principalmente alla pittura e all’architettura. La musica rivestì in realtà un ruolo altrettanto importante, ma completamente misconosciuto. In questo contesto Urbino fu un centro molto importante di produzione e diffusione di musica. Lo spettacolo mira a far riemergere questa tradizione, realizzando il progetto affascinante di reinterpretare attraverso la multimedialità le regole di proporzione e armonia fissate nel Rinascimento, ed in particolare nel “De Divina Proporzione”, testo del 1509 che il frate matematico Luca Pacioli dedicò a Guidubaldo da Montefeltro di Urbino. Il “De Divina Proporzione” costituì uno dei pilastri della speculazione filosofica e cosmologica dell’Umanesimo del ‘400/’500.
Lo spettacolo riprende alcuni degli spartiti rinascimentali del tempo (tra cui quelli contenuti nel manoscritto Urbinate latino 1419 appartenuto alla biblioteca dei Duchi di Urbino, oggi alla Biblioteca Apostolica Vaticana) ed interpreta i brani attraverso una strumentazione moderna ed in base a quelle antiche regole illustrate nel “De Divina Proporzione”. Lo spettacolo si avvarrà di molteplici elementi musicali, scenografici e multimediali (audio e video); il pubblico sarà di fronte ad un palcoscenico con cinque musicisti, una danzatrice ed elementi scenici (cinque poliedri regolari) immerso in uno spazio tridimensionale di amplificazione e riproduzione del suono. Lo spettacolo è così sintesi ed unione di diversi linguaggi che evocano quello spirito sincretico di ‘arte e scientia’ proprio delle istanze del ‘proto-rinascimento’ italiano. Lo spettacolo cerca dunque un punto di incontro tra civiltà umanistica quattrocentesca e contemporaneità.
Dopo la data di Urbino, dove verrà rappresentato in anteprima assoluta, lo spettacolo inizierà un tour internazionale.