di Pasqualino Piunti* 

13/01/2008 - Divisioni all’interno della maggioranza rischiano di ridimensionare il ruolo della politica sulle scelte che andranno prese per quanto riguarda la sanità nella nostra zona. Stiamo ancora pagando la subalternità ad Ancona che si è sviluppata negli anni passati, quando con i nostri risparmi abbiamo contributo a colmare le voragini della ASL 7 Dorica (oggi ASUR). Oggi non siamo disposti a perdere l’occasione di un “risarcimento” sacrosanto, per vedute diverse e personalistiche da parte di chi interpreta il suo ruolo nell’ottica della difesa di un potere tanto agognato quanto fittizio.
I sindaci e gli assessori passano, ciò che producono -  nel bene e nel male – resta. La situazione che si è creata per via della commissione di martedì, (alla quale hanno partecipato tutti i gruppi consiliari) è la prova provata che quando abbiamo denunciato il conflitto d’interessi che investe l’assessore alla Sanità, non lo abbiamo fatto in modo strumentale, ma denunciando responsabilmente una anomalia che non poteva e non potrà mai garantire un ruolo super partes da chi ricopre un ruolo importante sia nell’amministrazione comunale che nell’amministrazione della ASL.
La presa di distanza da parte della detentrice della delega alla Sanità su un documento votato all’unanimità dal consiglio comunale è la presa d’atto della visione “isolata” dell’assessore rispetto a tutto il resto dei rappresentanti della città. Tragga lei stessa le conclusioni di conseguenza.

* (capogruppo AN)