Le esternazioni del Procuratore della Repubblica Sergio Lari sul caso del “collaborante” Spatuzza Gaspare , ancora una volta suscitano in noi sdegno e inquietudine.
Infatti la Magistratura da troppo tempo sotto pressione del potere politico e depauperata nei suoi organici ,non può lavorare come dovrebbe sul fronte caldo della ricerca della verità sulle stragi del 1993.
Verità ormai indispensabile per il grado di democrazia dell’Italia.
Inoltre l’aver revocato anzi tempo il regime di detenzione carcerario di “41 bis”, ad uno stragista del livello di Gaspare Spatuzza, reo della strage di via dei Georgofili ,lo viviamo come un affronto, perché nessuno può rassicurarci sulla attendibilità del mafioso stragista per troppo tempo ancora.
Di fatto Gaspare Spatuzza, è il quinto mafioso reo della strage di Firenze del 27 Maggio 1993 al quale viene revocato il “carcere duro”.
E’ sufficiente ormai trovare la strada per una ulteriore decina di soggetti condannati all’ergastolo per l’attentato nel cuore di Firenze , e il gioco è fatto , la mafia stragista sarà a breve tutta a casa propria.
Non possiamo non ravvisare “ansia e paura di verità”, in questo continuo andare incontro alle esigenze della mafia corleonese .
Denunciamo quindi che Cosimo Lo Nigro, Benigno Salvatore , Gioachino Calabrò, Giuseppe Barranca e Gaspare Spatuzza tutti colpevoli del massacro di via dei Georgofili , sono riusciti a trovare il sistema in un modo o nell’altro, di scrollarsi di dosso il “41 bis” e quindi l’ergastolo, mentre non si riesce di trovare un sistema rapido che ponga fine a lungaggini avvilenti, per risarcire quanti rimasti invalidi sotto il tritolo stragista devono tentare di curarsi.
Nella denuncia mettiamo in particolare evidenza, che politici e governanti del nostro Paese, quando serve, a curarsi vanno all’estero, quello che vorremmo facessero i nostri invalidi, visto che siamo stati messi nelle mani della mafia da chi aveva il dovere di tutelarci.
*Associazione tra i familiari delle vittime della strage di via dei Georgofili