Serie A Tim, 14ª giornata: la Fiorentina sfata il tabù Lazio
FIRENZE – La Fiorentina riesce a sfatare il tabù Lazio. I biancocelesti sono stati, negli ultimi anni, un’autentica bestia nera per i viola: l’ultimo successo della Fiorentina al Franchi risaliva al 5 novembre 1995 (2-0 con doppietta di Batistuta). I ragazzi di Prandelli partono forte e, nei primi minuti, non riescono a concretizzare le occasioni create. Mutu è il solito funambolo, Liverani delizia il pubblico con dribbling, tunnel, tocchi di pregio, Donadel è l’uomo-ovunque. Nella Lazio si distingue il solo Peruzzi, che al 4’ si esibisce in una splendida parata su Mutu. Manca solo il gol, che meritatamente arriva al 15’, quando Luca Toni riesce d’oppurtunismo a battere Peruzzi con una zampata ai limiti del gioco pericoloso. La Lazio non ha la reazione che ci si aspetterebbe, Pandev è l’ombra del grande giocatore visto in altre occasioni, Rocchi è ingabbiato bene da Dainelli e Gamberini. La Fiorentina non riesce però a mettere in cassaforte la partita, il secondo gol non arriva e allora ecco, nella ripresa, il ritorno dei ragazzi di Delio Rossi. Al 69’ Frey segna il gol della domenica quando compie un autentico miracolo che impedisce alla Lazio di agguantare il pareggio: in contropiede, Rocchi mette in mezzo per Makinwa che tira a botta sicura da distanza ravvicinata, ma il numero uno viola si supera respingendo di piede. Finisce 1-0, la Lazio rimane a quota 18 in classifica, la Fiorentina si porta a 8 e guarda con fiducia alla prossima trasferta a Verona contro il Chievo. Migliori in campo: Frey, Liverani e Donadel.
Le voci dei protagonisti: Fabio Liverani (Fiorentina): «Grosse emozioni oggi. Era normale, ho giocato cinque anni nella Lazio. Però questa partita è arrivata in un momento in cui la Fiorentina non poteva far altro che vincere. Venivamo da due pareggi, che con la vittoria di oggi sono diventati importanti, altrimenti sarebbero stati due passi falsi. Ovviamente ci tenevo particolarmente a fare bene, ma credo che tutta la squadra abbia fatto bene. D’altra parte in casa non sbagliamo quasi mai, è in trasferta che ci manca un po’ la grande prestazione. Comunque andiamo avanti partita per partita con questa intensità e a marzo guarderemo la classifica e capiremo quali saranno gli obiettivi alla nostra portata.» Michele Pazienza (Fiorentina): «La sensazione di poter partire titolare l’ho avuta circa a metà settimana. Alla fine avevo i crampi, ma credo fosse normale, visto che non mi capitava da tanto di giocare per tutti i novanta minuti. La squadra ha giocato bene, ha sempre gestito i ritmi della partita.» Delio Rossi (allenatore Lazio): «All’inizio siamo andati fuori giri, commettendo molti errori. Ma ho visto una squadra che nel secondo tempo ha rimesso in piedi la partita. Abbiamo avuto anche alcune belle occasioni, ma in generale la difesa della Fiorentina si è comportata bene. La sostituzione di Oddo nell’intervallo? In settimana aveva avuto un po’ di febbre, l’ho visto un po’ lento nel rientrare e l’ho sostituito. Sono scelte che un allenatore deve fare, ogni volta devo mandare dei giocatori in panchina e altri in tribuna, non so se Oddo l’abbia presa bene o male, ma l’allenatore non può pensare a queste cose, visto che degli scontenti ci devono essere per forza.» Marco Donadel (Fiorentina): «E’ cambiata un po’ la nostra mentalità, ci siamo detti di giocare a viso aperto contro questa squadra forte, di essere aggressivi, di fare male con le ripartenze. Poi, ovviamente, era impossibile reggere il ritmo del primo tempo per tutta la partita, così siamo arretrati un po’ troppo nel secondo tempo. Forse potevamo fare altri gol, ma siamo contenti, abbiamo fatto un ottimo primo tempo e, in generale, una buona prestazione.»
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