Benvenuti nello sciauro lessicale del ludibrio.
In quest’angolo di pixel sbattono pensieri liberi di schizzare come onde mascalzone.
Odio l’estate
Scotta, fonde, accalora gli animi, confonde i destini.
La canicola impietosa arroventa, avvolge e si diventa clandestini del reale in crociera sul probabile.
Sembra la versione horror di “A Midsummer Night's Dream” del sempre attuale e puntuale Guglielmo.
Un videoclip veloce, che come un Bignami digitale, proietta scampoli di simil-reale-vita-vissuta, spremuta e servita da un rapper dislessico.
Play allora,
e ti sembra di vedere Max Pezzali che celebra l’avvento tricolorato, parole, promesse, le stesse? …Diverse … Repliche .
Già sentito, già detto … si pesca a caso, senza metodo: Aristotele, Descartes, JFK e perfino Giobbe.
Si cita, si evoca, si mischia e ci avventura nell’ignoto.
Si apre il mare … dove si va? In Egitto ? in Croazia ?
No Chicago. Gemellati senza parto purchè si parta.
A scuola di proibizionismo.
Volare, volare, l’andata il ritorno (tutto eurato) e sentirsi Picasso guardando dall’alto quelle strisce, perfette, geometriche dipinte di blu.
Le immagini scorrono.
Laddove prima c’era un teatro ora vedi rovine, tsunami della ragione e dialettica del rimpiattino.
I colpevoli? sono sempre quegli altri, sono sempre altrove.
Colpa delle ruspe che non hanno un partito, sono anarchiche, prepotenti e non amano la cultura.
Estate
calda, afosa, viene sete, tanta sete … fattela passare.
L’uccellaccio dell’acquedotto ha chiuso le fontane.
Si va avanti veloce e poi … urla, grida che sembrano euforiche di gente che si agita in via Roma ed in via Mentana per godere dell’ ESSENZA D’ESTATE – il profumo dell’assessore, la nuova irresistibile fragranza della maison CANDUCCI. Olalà.
Estate …
mi viene in mente Bruno Martino che cantava alla luna ispirato da Pavese, bei tempi quelli.
Altra gente, altro spessore, altro mood
Odio l’estate.
LUDIBRIUM, cagliostrospace@libero.it