GIOVEDI’ 29
ULTIMA DATA PER “PAESAGGIO CINEMA MARCHE”.
CHIUSURA DELLA RASSEGNA A FALCONARA
(Falconara Marittima, 28 marzo ’07) – In programma per domani giovedì 29 marzo a Falconara Marittima, presso il Cinema Sport alle ore 21.30, l’ultimo appuntamento della rassegna “Paesaggio Cinema – Spazi, ambienti e luoghi del cinema italiano”, a cura di Giovanni Canova ed organizzata dalla Provincia di Ancona – Assessorato alla Cultura e dal CTM Studio di Ancona. La Mediateca delle Marche sarà protagonista in chiusura di rassegna a Falconara Marittima, la cui Amministrazione Comunale ha collaborato attivamente alla realizzazione della rassegna, con il tema “Paesaggi ed autori delle Marche”. L’ultima proiezione in calendario è “Amatemi” di R. De Maria. “Quando ripensiamo all’immagine delle Marche veicolata dal cinema, e ne cataloghiamo gli effetti o assistiamo alle qualificate ed oramai diffuse rassegne dalle varie tipologie, ed ancora osserviamo foto di scena e ricerchiamo inediti negli archivi a noi collegati (Istituto Luce, Ficc International, Asac Biennale di Venezia, Fondo Libero Bizzarri), riusciamo non senza difficoltà a delineare una certa linea identificatrice caratterizzata regionalmente. Ciò è logico e naturale trattandosi delle Marche, ma credo che per ricercare percorsi che ricostruiscano le “pluralità geografiche”, o attivare progetti che facciano emergere aspetti antropologici e necessari documenti delle memorie, ci si debba ancora impegnare coerentemente con continuità. Le Istituzioni, ed in questo caso l’Amministrazione Provinciale, divengono protagoniste nel momento in cui propongono ai cittadini degli interessanti percorsi di lettura come questo “Paesaggio Cinema”. Un’occasione per presentare in pochi giorni di programmazione, in alcune città della nostra regione, lo sviluppo del tema, con il grande cinema protagonista nelle varie sue componenti e sensibilità. Abbiamo scelto per la città di Falconara, luogo delle proiezioni, una lettura sintetica, ma che riteniamo efficace: l’evidente antinomia de “Il Grande Blek” di Giuseppe Piccioni e di “Amatemi” del regista Renato De Maria, selezionati proprio per caratterizzare modi, stili e finalità differenti, e l’esperienza dei nuovi autori marchigiani che con il Film Corto raccontano la loro terra. Lorenzo Cicconi Massi, Sergio Canneto, Simone Massi e Mauro Santini sono stati scelti, tra i tanti autori presenti nei nostri Archivi, per il loro riconosciuto e coerente lavoro. Sono giovani autori pluripremiati ed impegnati a tempo pieno nell’affermare la priorità del lavoro creativo nel cinema. Anche con iniziative territoriali come questa, da mantenere e riproporre periodicamente, riusciremo forse a risolvere l’equazione “Marche, cinema, territorio” dove l’incognita rimane per ora nascosta. ...ma tutti speriamo che lo sarà ancora per poco”. (Stefano Schiavoni – Presidente della Mediateca Delle Marche)
I “non luoghi” di “AMATEMI” di Renato De Maria (2005) sono un collage di spazi ripresi sulla costa adriatica tra Riccione e Senigallia spesso irriconoscibili, espropriati di ogni specifica identificabilità e totalmente asserviti alla narrazione, alla definizione dei personaggi, alle loro crisi di identità che si reduplicano nel paesaggio come in uno specchio. Certo, in questo gioco di richiami e rimandi spesso vengono tradite le attese di chi, magari, vorrebbe vedere la propria città sullo schermo e invece ne ritrova solo brandelli, in cui viene disatteso anche il principio di contiguità … e luoghi confinanti appaiono lontani, mentre sullo schermo viene tessuto un nuovo spazio totalmente altro, irriconoscibile. Dov’è collocata la Rotonda sul mare di Senigallia in “AMATEMI”, dov’è il Foro Annonario della città, la stazione ferroviaria di Falconara Marittima? Eppure questi ed altri paesaggi si collegano a formare un’ipotetica quanto inesistente Città, che fa da sfondo al disagio di Nina (Isabella Ferrari, protagonista del film e moglie del regista nella vita reale) nel suo vagare alle prese con l’esigenza di ricomporre un Io femminile devastato dall’abbandono del marito. Lo stesso De Maria dichiara esplicitamente: “…La città del film in realtà non esiste: è un collage di 300 km di costiera romagnola attraversati alla ricerca dei non luoghi”. (Fabio Sandroni – Vicepresidente della Mediateca delle Marche)
NOTA
La rassegna, inserita nell’ambito di “Leggere il Novecento”, si avvale della collaborazione della Mediateca delle Marche, di Fano International Film Festival e della Fondazione Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, su progetto e organizzazione di Lorenzo Capulli-CTM Studio, Ancona.