“DIFENDIAMO IL NOSTRO LATTE DALLA CONCORRENZA SLEALE”
QUATTROCENTO ALLEVATORI MARCHIGIANI HANNO MANIFESTATO QUESTA MATTINA A BRESCIA CON COLDIRETTI MARCHE
29/11/2007 - Quattrocento allevatori della nostra regione hanno manifestato oggi con Coldiretti Marche a Brescia per difendere il latte marchigiano. “In questo territorio si produce latte di elevata qualità – ha spiegato il presidente Giannalberto Luzi -, ed è per questo che non possiamo accettare la concorrenza sleale di chi, in altre parte d’Italia, produce al di fuori dei circuiti ufficiali e non offre certezze in termini di sicurezza alimentare a danno dei consumatori”. Una situazione che ha messo fuori mercato molte aziende considerato che più del 50 per cento delle imprese di allevamento sono situate in zone montane e svantaggiate del Paese, dove svolgono una fondamentale funzione di presidio del territorio e di protezione rispetto ai dissesti idrogeologici. “La Organizzazione Comune di Mercato del latte sarà presto rivista – ha sottolineato il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli -, ma prima è necessario dare piena applicazione alle procedure di riscossione dei prelievi nei casi di superamento della quota. Su questi temi della legalità, Coldiretti è, e sarà sempre, in prima linea perché ritiene che non ci possa essere un’ agricoltura sana e sicura al servizio dei cittadini consumatori senza il rispetto della legge”. La Coldiretti chiede dunque di procedere con rigore ai controlli previsti dalla 119/2003 e dalle normative sanitarie e fiscali; attivare le procedure previste dall’articolo 1 della legge 119/2003 per il recupero delle somme dovute a titolo di superprelievo; sensibilizzare gli uffici giudiziari affinché sia posta la dovuta attenzione nella valutazione del reale contenuto dei ricorsi attribuiti per legge alla esclusiva giurisdizione dei Tar; garantire e supportare la costituzione dell’Agea e delle Regioni nei giudizi pendenti dinnanzi alla magistratura assicurando che la difesa venga garantita con adeguate professionalità in grado di ottenere la rapida definizione delle controversie; provvedere all’immediata sospensione della corresponsione di qualsiasi aiuto o altra erogazione di natura pubblica, per i soggetti che non hanno rispettato i quantitativi individuali di produzione lattiero casearia e che hanno aperto un contenzioso con la Pubblica Amministrazione.