Il presidente Gian Mario Spacca a bordo dell'Amerigo Vespucci
Una forte emozione, oltre che affetto e simpatia. E’ quanto ispira la nave Amerigo Vespucci, che il presidente Gian Mario Spacca ha visitato questa mattina, accolto dall’ammiraglio di squadra Marcantonio Trevisani, comandante dipartimento militare marittimo dell’Adriatico e dal capitano di vascello Andrea Liorsi, comandante della nave. Un sentimento che ha voluto trasmettere sul libro di bordo, legandolo anche a un ricordo personale, quello dell’affondamento nel mare Egeo della Bartolomeo Colleoni, nella seconda guerra mondiale, dove persero la vita tanti uomini, tra cui uno zio. La percezione è quella di trovarsi “dentro” la storia della Marina, la storia del mare – ha detto – con tutte le sue vicende, i suoi racconti, le sue sofferenze e le sue battaglie. Insomma, una nave di cui non si può fare a meno, proprio perché è in grado di trasferire questi sentimenti.Una nave di 75 anni, portati benissimo, per l’attenzione e la cura che viene messa a tutti i particolari, non snaturando niente dell’originale, grazie a una manutenzione minuziosa e costante. E’ quindi indispensabile che svolga la sua funzione di formazione e di rappresentanza, continuando a essere l’emblema della Marina Militare.Va difesa, per non finire come la “sorella” Cristoforo Colombo, anch’essa costruita nei Cantieri di Castellammare di Stabbia. Una visita breve, ma molto cordiale, con le file di ragazzi accompagnati dagli insegnanti, immersi anche loro in questa grande suggestione. Consultare la Fotogallery
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