ilmascalzoneSportivo, il Rugby Mondiale sul mascalzone a cura di Pietro Lucadei
Inghilterra battuta 15-6, dodici punti per Montgomery
20 ottobre 2007 - Il Sudafrica si laurea campione del mondo di rugby battendo l'Inghilterra 15-6. Dodici punti per Percy Montgomery. Wilkinson non basta. I Springboks avevano gia' vinto la Webb Ellis Cup nel 1995: con l'Australia, l'Inghilterra e' ora l'unica nazionale ad aver vinto due volte la Coppa del mondo. Come i calciatori del Brasile a Yokohama nel 2002, anche i rugbisti del Sudafrica, si sono messi tutti in circolo a pregare, con il numero 4 Botha inginocchiato al centro.
La statua in cera di Jonny Wilkinson dovrà essere tolta da Trafalgar Square e tornare nel museo che l'aveva prestata. Il 'Beckham del rugby' stavolta ha sbagliato due drop, e a vincere il Mondiale è stato il Sudafrica, la squadra dell'uomo-ghepardo Brian Habana e dell'ex surfista Percy Montgomery, re dei marcatori di Francia 2007 e autore in finale di 12 dei quindici punti della sua squadra.
Fair play inglese - L'Inghilterra perde 15-6 ma accetta la sconfitta con fair-play, come dimostrano le mancate proteste in occasione della non assegnazione di una meta di Cueto in apertura di ripresa, ennesima testimonianza di come questa sport sia lontano anni luce dal calcio, dove comunque la moviola, anche se non ufficialmente, l'anno scorso e' servita, e sempre in una finale mondiale, a far chiudere la carriera a Zidane con un'espulsione. L'Inghilterra sfila via delusa a ricevere la medaglia d'argento mentre il Principe Harry, inquadrato dalle telecamere, ride durante la premiazione della sua squadra del cuore che quattro anni fa aveva seguito fino in Australia, per vederla incoronata regina del pianeta ovale.
Una speranza per lo spor suafricano - Al capitano dei 'Boks' John Smit la Coppa Webb Ellis viene consegnata a metà, nel senso che la base del trofeo rimane sul piedistallo perché non era stata fissata bene. Ma il senso di questa grande vittoria non cambia: il trofeo va nel paese dell'arcobaleno ed il successo di questa nottata parigina può dare un contributo decisivo, insieme ai prossimi Mondiali di calcio, per renderlo definitivamente unito. Smit, che è bianco e ha il sopracciglio sanguinante, abbraccia il presidente Mbeki che è di colore, ed è vestito con il giaccone della nazionale. Sembra di rivedere la scena di dodici anni fa, quella che Oos du Randt di nuovo campione del mondo aveva già vissuto dal vivo, con Nelson Mandela a premiare capitan Pienaar vestito con la maglia di quella squadra che negli anni '70 aveva odiato (lo rivelò lui stesso), perche' simbolo della segregazione razziale, ma diventata quel giorno il segno della riconciliazione.
Una difesa imbattibile - Il Sudafrica ha vinto meritatamente questa finale che in pochi si aspettavano, grazie soprattutto ad una grandissima difesa. E' stata una finale molto tattica e risolta dai calci piazzati, in cui il muro degli Springboks non è mai crollato. Il merito del reparto della squadra di coach White e del suo assistente Eddie Jones (ct australiano nel 2003, per lui e' arrivato il momento della rivincita) è stato quello di non aver mai concesso la piazzola all'Inghilterra, e quindi alla mira di Jonny Wilkinson che solo una volta, nel primo tempo e da posizione molto angolata, ha potuto esibirsi nel suo colpo preferito. Contro un'Inghilterra mai efficace in territorio nemico, ha vinto la squadra-camaleonte, quella con l'attacco più efficace ma capace di adattarsi ad ogni esigenza tattica, reduce da una lunga preparazione fatta anche di frequentazioni di una scuola di sopravvivenza. Ancora una volta non e' stato il Mondiale degli All Blacks, e allora è bello che abbia vinto chi rappresenta l'Africa.