"Sfiorando l'orizzonte", tra le suggestioni dell'arte e gli incanti del paesaggio
"Sfiorando l’orizzonte", tra le suggestioni dell’arte e gli incanti del paesaggio, a cura di Nazzareno Luciani. Ampio e profondo il paesaggio che si ammira dalle colline di Monteprandone (AP). E in questo scenario la rassegna "Sfiorando l’orizzonte" si pone come un invito alla sosta e all’osservazione. Una serie di appuntamenti all’insegna dell’arte che proseguirà fino a dicembre 2007. In un contesto insolito 12 giovani emergenti si alterneranno, uno ogni mese, intervenendo con le loro opere all’interno dell’Hotel San Giacomo. Incontri che si avvarranno, di volta in volta, di curatori differenti e ai quali farà da contorno un ricco buffet offerto da Ermetina Mira e Franco Bovara. Ad accompagnare il buffet per il terzo appuntamento saranno la Passerina Passito di Offida, offerta dalla Cantina Colli Ripani e il Cioco Party curato dalla sig. Angela. Nel corso della Serata ci sarà anche una performance di musica sperimentale ed elettronica realizzata da Stefano Cicconi e Dino Pulcini.
VINCENZO LOPARDO (testo di Dario Ciferri) Inaugurazione domenica 17 dicembre 2006 ore 18. La mostra terminerà il 17 gennaio 2007. "Vorrei sembrasse che un esistenza umana avesse percorso i miei quadri, che vi fosse passata sopra, come una lumaca. Vorrei rimanesse impressa l’impronta della presenza umana e una traccia che ricordasse avvenimenti passati, come la bava lasciata dalla lumaca al suo passaggio" (Francis Bacon) Una pittura concreta, materica e strutturata, queste sono le prime impressioni davanti ai quadri di Vincenzo Lopardo. Le figure, che si aggirano sulle tele, sono evanescenti, sembra quasi che emergano dagli sfondi, e suggeriscono un movimento, che è limitato allo spazio che esse stesse si concedono. La tavola diventa il paesaggio di un percorso psicologico che ci porta in uno spazio interiore, che cerca in ogni modo di uscire alla ricerca di se stesso. L’esistenza umana percorre le sue tele lasciando tracce forti del suo passaggio. Già solo osservando la tecnica con cui Lopardo realizza le sue opere si possono avere dei chiari indizi sul complesso percorso, pittorico e mentale, di ogni tela. Il lavoro infatti procede per sovrapposizione di strati, con pause tra un passaggio e l’altro. Le figure che si muovono sulla tela emergono lentamente dal lavoro di spatola e pennelli sui diversi strati di pittura, quasi a voler dare ordine al Kaos che circonda l’umanità, con le sue angosce e le sue paure.
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