LA COMMISSIONE EUROPEA ACCOGLIE LE RISCHIESTE COLDIRETTI
IL PIU’ NOTO DEI VINI MARCHIGIANI NELLA LISTA PROTETTA
CON LACRIMA DI MORRO D’ALBA E VERNACCIA DI SERRAPETRONA
06/02/2009 - Arriva il “decreto salva Verdicchio”. Contro il rischio che la nuova normativa comunitaria sul vino lasci via libera alle imitazioni, consentendo di produrre i più noti vini marchigiani in Bulgaria come in Lituania, la Commissione Europea ha accolto le richieste di Coldiretti per tutelare le produzioni legate al territorio. Il Verdicchio, assieme alla Lacrima e alla Vernaccia, è stato così inserito nella speciale lista dei vitigni che sarà protetta dai falsi, secondo l’ultima bozza di decreto predisposta a livello comunitario.
Un provvedimento che interesserà i produttori di Verdicchio dei Castelli di Jesi Doc, Verdicchio di Matelica Doc, ma anche di Lacrima di Morro d’Alba Doc e di Vernaccia di Serrapetrona Docg.
“La nuova Organizzazione comune di mercato per il vino permette di utilizzare liberamente in etichetta il nome del vitigno – spiega il presidente di Coldiretti Marche, Giannalberto Luzi -. In altre parole, sarebbe stato possibile produrre delle bottiglie di vino da tavola Verdicchio fatte nei paesi dell’Est come nel Nord Europa, magari con l’aggiunta di zucchero per alzare la gradazione alcolica. Dinanzi al pericolo di una globalizzazione e industrializzazione del prodotto occorre dunque alzare la guardia per salvare le nostre produzioni ed evitare che le nuove norme sull’etichettatura distruggano un patrimonio di qualità costruito negli anni”.
Da qui la decisione di varare una lista di vitigni protetti, che accompagnano il nome geografico della denominazione d’origine (es. Lacrima di Morro d’Alba).
“Grazie al pressing esercitato da Coldiretti in fase di trattativa comunitaria il pericolo sembra essere stato scongiurato – commenta soddisfatto il direttore di Coldiretti Marche, Alberto Bertinelli -, e da questo risultato cercheremo ora di partire per far entrare nella lista altri vitigni marchigiani a rischio, salvaguardando il legame col territorio, la trasparenza verso il cittadino consumatore il lavoro delle nostre imprese vitivinicole, proprio in un momento in cui i nostri vini si stanno affermando su mercati anche importanti”. La protezione del Verdicchio a livello comunitario pone così le basi per una tutela internazionale nel momento in cui la nuova normativa verrà portata in sede di Wto.
Secondo Coldiretti Marche nella lista dei vitigni protetti sarebbe possibile provare a inserire altri tre vitigni nostrani come Pecorino, Passerina e Bianchello, sollecitando la Regione Marche e gli operatori del settore ad attivarsi per spingere in tale direzione.